L’Italia continua a primeggiare nel mondo: in cima tra i produttori al mondo di Spumanti, Ferrari miglior produttore in assoluto.

58 ori tricolori (dove svetta il TrentoDoc), di cui 12 per la cantina della famiglia Lunelli in “The Champagne & Sparkling Wine World Championships”.
Tra Trentodoc, Franciacorta, ma anche Prosecco Docg di Conegliano e Valdobbiadene, passando per il mondo Lambrusco e non solo, l’Italia è la terra più nobile del mondo per la spumantistica di qualità. Più della Francia della Champagne. E Ferrari, cantina di riferimento delle “bollicine di montagna” del Trentodoc, è ancora una volta il miglior produttore di spumanti del mondo. A dirlo i risultati della “The Champagne & Sparkling Wine World Championships 2021”, il “mondiale delle bollicine”, creato da Tom Stevenson. Con l’Italia è Ferrari a trionfare in un’edizione da record: 139 in tutto le medaglie d’oro, di cui 58 per l’Italia (22 grazie al Trentodoc, il terroir più premiato, seguito dalla Franciacorta con 15 ed, a poche lunghezze, dal Prosecco Docg, con 10), e 12 proprio grazie alla cantina della famiglia Lunelli, la più premiata in assoluto. Il Belpaese ha superato la Francia, sia sul fronte degli ori (52 per i transalpini), surclassandola anche tra gli argenti (129 contro 50, su un totale di 268). Tra i 19 Paesi con vini premiati (tra cui la new entry Giappone, ma anche India, Argentina, Brasile, Bulgaria, Canada, Germania, Nuova Zelanda, Portogallo, Romania, Russia, Sudafrica, Spagna), il Regno Unito si conferma sul podio, seguito, però, da vicino da Australia e Stati Uniti. Trentodoc è il metodo classico italiano più premiato, con 72 medaglie (22 ori e 50 argenti), e sono ben 26 le case spumantistiche associate all’Istituto Trentodoc ad essere state premiate.

Luogo in cui la cultura della vite si intreccia con la storia e la montagna, il 70% del territorio del Trentino è posto sopra i 1.000 metri di quota, il 20% sopra i 2000 e son ben 94 le vette che superano i 3.000 metri. È la montagna che influenza il clima e la vita delle vigne anche nelle zone più basse del Trentino, con grandi escursioni termiche fra giorno e notte, indispensabili per permettere alle uve di raggiungere l’ottimale grado di acidità per la produzione del metodo classico. Trentodoc è espressione di un territorio unico per condizioni ambientali e varietà climatica, il Trentino, e questa regione è stata riconosciuta, secondo il magazine newyorkese “Wine Enthusiast”, come la migliore area vitivinicola a livello internazionale ricevendo il titolo “Wine Region of the Year 2020”. Coltivato in altitudine fino a 900 metri sul livello del mare, Trentodoc è stato il primo metodo classico a ottenere la Doc in Italia e fra i primi al mondo. Oggi sono 61 le case spumantistiche trentine, grandi e piccole realtà, associate all’Istituto Trento Doc, per un totale di 188 etichette. Spicca in cima a tutte sicuramente il Trento Doc della famiglia Lunelli. Il Ferrari Perlè Zero è il trento DOC a dosaggio zero che esprime l’essenza dello Chardonnay della azienda Ferrari . Un ottimo multivintage a dosaggio zero, ottenuto ovviamente con il metodo classico: un mosaico di millesimi che porta all’estremo la raffinata arte della creazione delle cuvée dove l’acciaio esalta il frutto e l’eleganza aromatica dello Chardonnay, il legno dona struttura e ricchezza gustativa, mentre il vetro conferisce l’espressività e profondità che rendono questo Trentodoc unico e irresistibile. Un vero simbolo per gli appassionati di bollicine Trento DOC: riposa almeno sei anni sui lieviti, una cuvée millesimata che sintetizza la più profonda essenza dello chardonnay di alta quota, il quale viene gestito in parte in acciaio, per valorizzare il lato fruttato e risaltare l’eleganza aromatica delle uve, e in parte in legno, per conferire grande struttura e ricchezza, pienezza al sorso. Il lungo riposo in bottiglia, infine, completa il tutto aggiungendo profondità ed equilibrio per una bollicina che si manifesta l’ennesimo successo di Ferrari.

https://www.winezz.it/prodotto/ferrari-perle-zero-millesimato-brut-trento-doc-pas-dose-2015/

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