Gruppo Mezzacorona Feudo Arancio Grillo Sicilia DOC 2020
8,50€
2 disponibili
Peso | 1,2 kg |
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Denominazione | Grillo Sicilia DOC 2020 |
Zona di Produzione | Acate, provincia di Ragusa. Predilige terreni prettamente sabbiosi e versanti assolati. |
Vitigno | Grillo 100%, varietà medio – tardiva, matura intorno alla seconda settimana di settembre. |
Vinificazione | Raccolta delle uve, pigia – diraspatura e pressatura in totale riparo dall’aria (tecnica di vinificazione in “riduzione”), decantazione naturale, fermentazione a temperatura controllata (18°C) per 10 giorni. |
Affinamento | Maturazione sui lieviti per 5 mesi in acciaio con il continuo rimescolamento delle fecce fini o nobili, con l’obiettivo di dare maggiore corposità al vino. |
Gradazione Alcolica | 13,00% |
Temperatura di Servizio | 10°-12°C |
Abbinamento | Si accompagna con frutti di mare, primi piatti di pasta con verdure, carni bianche e pesce al forno. La ricchezza e la fragranza aromatica del grillo ne fanno il vino ideale per accompagnare un piatto come il carpaccio di vitello con sedano e fragole |
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Vitigno bianco autoctono siciliano, il Grillo è la varietà a bacca bianca più conosciuta sull’isola e storicamente utilizzata per la produzione del marsala. Il barone Antonio Mendola di Favara nell’800 incrocia Catarratto e Moscato d’Alessandria per creare un’uva adatta a produrre un Marsala più ricco e aromatico. Il risultato? Eccellente: il Grillo in quale in poco tempo dimostra ben presto di possedere un’attitudine da protagonista nel campo dei vini liquorosi. Ma la sua identità si sgretola progressivamente seguendo il triste destino del Marsala, che nel secondo dopoguerra sarà distrutto dalla presenza sul mercato di molte etichette di bassa qualità che lo renderanno irriconoscibile e lo faranno cadere nell’oblio.
Un vino dinamico, versatile, alla continua ricerca di un instabile equilibrio, il fascino del Grillo risiede proprio nell’irrisolta tensione espressiva tra i suoi elementi, tra acidità e ricca dolcezza del frutto. È un’uva duttile, che si presta a essere plasmata dal clima, dai suoli, dalla gestione della vigna e dalle pratiche di cantina. Forse sono proprio queste sue caratteristiche, complesse e un pò sfuggenti, a fare la base del suo crescente successo fino ad averlo fatto diventare il bianco più interessante dell’attuale panorama del vino siciliano.
Perfetto per accompagnare primi piatti a base di verdura e frutti di mare, è ideale in abbinamento con le carni bianche e il pesce cotto al forno.
Tastings Notes
Giallo paglierino carico.
Spiccatamente tropicale con note di mango e papaia, che si fondono a sentori di gelsomino e fiori bianchi.
Equilibrato e armonico, con una delicata acidità.
Il Gruppo Mezzacorona cura da oltre un secolo un prezioso patrimonio viticolo tramandato dalla maestria di generazioni di viticoltori.
Feudo Arancio può contare su due splendide tenute: Solsicano di 280 ettari a Sambuca di Sicilia (Agrigento) e Villa Albius di 620 ettari ad Acate (Ragusa) per un totale complessivo di 900 ettari di cui quasi 700 vitati. Un progetto imponente avviato nel 2001 e realizzato per valorizzare a livello mondiale, insieme ai vini tradizionali del Nord Italia e in particolare del Trentino-Alto Adige (territorio storico del Gruppo Mezzacorona), anche i vini del Sud maturati in climi più caldi e secchi: prodotti particolarmente graditi ai consumatori, specialmente sui mercati anglosassoni. Il nome Feudo Arancio richiama il territorio di provenienza e rimanda a un mondo di nobiltà, stemmi araldici, tradizione gloriosa tipico dell’enologia e dell’agricoltura siciliana. Il progetto isolano del Gruppo Mezzacorona è fortemente inserito nel territorio locale e impostato con la massima attenzione alla sostenibilità, alla qualità e al rispetto dell’ambiente con l’adozione di tutte le tecniche agronomiche più avanzate. L’intera proprietà, sia nella parte vigneti che in quella infrastrutturale delle cantine, di servizio e ospitalità, è stata realizzata ex-novo e in alcuni casi rinnovata. La magia dei vini siciliani di Feudo Arancio sta nell’eccezionale opulenza e ricchezza di profumi, di vegetazione, di biodiversità dell’isola che danno cita a 14 etichette di cui sette varietali in purezza: tre sono i bianchi varietali (Grillo, Chardonnay e Inzolia) e quattro i rossi (Nero d’Avola, Merlot, Syrah e Cabernet Sauvignon) in perfetto bilanciamento tra varietà autoctone e vitigni internazionali. A questi si sono aggiunti negli ultimi anni alcuni uvaggi di grande ricchezza e suggestione: Hedonis (100% Nero d’Avola), Dalila (80% Grillo, 20% Viognier) e Cantodoro (80% Nero d’Avola, 20% Cabernet Sauvignon).
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