Cantina Di Lisandro ‘Rosa del tempo’ Rosato di Pallagrello Nero Terre Del Volturno IGP 2019
11,90€
1 disponibili
Peso | 1,2 kg |
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Denominazione | Terre del Volturno IGP |
Zona di produzione | Castel Campagnano (Ce) |
Epoca di Vendemmia | Metà settembre. |
Vitigno | Pallagrello Nero 100 % |
Vinificazione | La fermentazione tumultuosa avviene in fermentini di acciaio inoa temperatura controllata, e dopo la fermentazione malolattica che avviene sempre nei predetti fermentini ad una temperatura controllata di 18-20 °C. |
Affinamento | Alcuni mesi in acciaio. L'imbottigliamento avviene settembre successivo alla vendemmia. |
Gradazione Alcolica | 13,00% vol. |
Temperatura di servizio | 12-16 °C. |
Abbinamenti | Grazie alla sua versatilità, può essere abbinato a pesce, carni bianche e antipasti. Ottimo come aperitivo, è buono con un aperitivo alla napoletana, con le classiche Montanare, con una parmigiana di melanzane, frittura di fragaglie sale e pepe, ma anche una bella pizza margherita, o con la mozzarella casertana. |
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Ottenuto da uve pallagrello Nero, le uve maturano verso l’ultima decade di ottobre, mentre per il rosato le uve vengono raccolte nell’ultima settimana di settembre in modo da preservare la giusta freschezza; buffi floreali di rose e petunie, sorso importante fresco e dinamico, con un finale sorretto dalla grande acidità che gli dona una lunga persistenza, sono queste le caratteristiche di questa Rosa del Tempo di Cantina di Lisandro! Da provare.
Grazie alla sua versatilità, può essere abbinato a pesce, carni bianche e antipasti. Ottimo come aperitivo, è buono con un aperitivo alla napoletana, con le classiche Montanare, con una parmigiana di melanzane, frittura di fragaglie sale e pepe, ma anche una bella pizza margherita, o con la mozzarella casertana.
Tastings Notes
Rosa chiaretto luminoso.
Fragrante, delicato, floreale, richiama note di frutta a bacca rossa come fragola, lampone e ribes.
Fresco, sapido, minerale, equilibrato, elegante, dal finale pulito e che ricorda leggermente il pompelmo.
All’origine di tutto Alessandro Fusco, don Lisandro come era chiamato da tutti, ebbe in dote per il suo matrimonio, nel 1907, 6 botti di vino per aprire una vineria a Casolla con una profonda cantina scavata nel tufo grigio. Fortuna, innata capacità imprenditoriale e vista lunga per la scelta dei vini da spillare e la selezione delle uve da vinificare in proprio fecero della Cantina di Lisandro un posto frequentatissimo. Fino agli anni ’60 la Cantina prosperò, trasformandosi anche in emporio. Pasqualina, figlia di Lisandro, tenne in vita l’attività fino ai primi anni ’90. Cento e più anni dopo le sei botti iniziali sono diventate il marchio (creato da Edward Rozzo) del progetto moderno. Una azienda vitivinicola con una vigna propria, ma ancora con la cuiriosità di cercare l’uva buona per altri vini, di ricercata qualità e personalità.
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