Azienda Vinicola Terre del Principe Centomoggia Casavecchia 2015 IGT Castel Campagnano
25,50€
1 disponibili
Peso | 1,3 kg |
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Denominazione | Terre del Volturno I.G.T. |
Ubicazione | Monticelli in Castel Campagnano, età 30 anni. |
Vitigni | 100% Casavecchia |
Vinificazione | selezione manuale, diraspapigiatura, macerazione e fermentazione in acciaio a temperatura controllata max 25°C, rimontaggi, macerazione da 8 a 15 giorni, fermentazione malolattica in acciaio, maturazione in barriques nuove (30%) ed usate (70%) per un anno, affinamento in bottiglia per almeno 12 mesi. |
Cenni sull’annata 2015 | Annata di eccezionale qualità, le stagioni si sono susseguite con regolarità con un inverno abbastanza rigido seguito da una primavera dolce e un’estate calda con poche punte torride a fine luglio. Una giusta piovosità ha consentito una regolare riserva d’acqua per le giornate più calde. Le uve hanno raggiunto una perfetta maturazione con grande equilibrio fra accumulo zuccherino, acidità e polifenoli. |
Gradazione Alcolica | 13% |
Temperatura di servizio | 16 – 18°C |
Abbinamenti | secondi di carne o piatti etnici speziati, polenta. |
4 grappoli d'uva | Bibenda |
93 / 100 | Veronelli |
2 bicchieri | Gambero Rosso |
89 / 100 | The Wine Advocate |
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Il Casavecchia “Centomoggia” della cantina Terre del Principe di Caserta, è un rosso autoctono da uve coltivate nelle vigne di Castel Campagnano e Castel di Sasso, nelle affascinanti Terre del Volturno IGT.
Alla vista si presenta rosso rubino, con note intense di mora, mirtilli, chiodi di garofano e liquirizia, che conducono al sorso morbido e gradevole, dai tannini vellutati.
Tastings Notes
Colore rubino, luminoso.
Intenso, con sentori un pò selvatici e animali, che lasciano spazio ad un ampio spettro aromatico che richiama more e mirtilli ma anche spezie dolci come chiodi di garofano e liquirizia amara.
Morbido e ricco, con tannini abbastanza evidenti che infittiscono con eleganza la preziosa trama gustativa dalla persistenza aromatica lunghissima.
Siamo in Campania, tra le dolci colline di Castel Campagnano, poco più di mille abitanti, in provincia di Caserta. Il territorio è un vero e proprio anello di congiunzione tra i massicci montuosi del Taburno e del Matese, i terreni sono ricchi delle preziose “arenarie di Caiazzo” che donano ricchezza al suolo, tanto da farne una delle zone più vocate alla coltivazione di vite ed olivo. Tra le montagne scorre il fiume Volturno che ha segnato profondamente la storia di questo territorio e che ha regalato per secoli acqua e vita.
L’amore per la vigna, il sogno condiviso con Manuela, il ricordo del nonno che lo portava, bambino, in giro sul calesse attraverso i suoi poderi, la memoria dei contadini che parlavano di Pallagrello e Casavecchia, sono i motivi che hanno indotto Peppe Mancini ad abbandonare la professione di avvocato per diventare vignaiolo. Lo stesso amore e la stessa passione hanno spinto Manuela Piancastelli, giornalista, a lasciare il quotidiano “Il Mattino” per scrivere, insieme con Peppe, un’importante pagina della viticoltura campana.
A Peppe Mancini il Pallagrello ed il Casavecchia devono tutto. Se oggi sono nuovamente coltivati, si deve alla sua tenacia ed alla convinzione del valore di questi vitigni autoctoni e di questo territorio, tanto apprezzati dai Borbone. Spinti da un’enorme passione, Peppe e Manuela hanno così dato vita nel 2003 ai loro sogni: Terre del Principe.
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