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  • Masseria Frattasi Masseria Clemente ‘ Skyphos ‘ Merlot Beneventano IGP 2017

    Il Skyphos di Masseria Clement è un Merlot in purezza – sulla cui etichetta è raffigurata una ” Skyphos”, una coppa da vino in ceramica, particolare perchè utilizzata nelle cerimonie dionisiache nelle città greche di Neapolis, Kyme e Poseidonia in onore del simposio, il banchetto rituale amato dai sanniti,

    Un rosso rubino lucente che regala un bouquet fruttato di piccoli frutti a bacca nera, mirtillo, mora e marasca che si apre in uno speziato mediterraneo, liquirizia, vaniglia, tabacco, cacao, rosmarino e note balsamiche. Il gusto è morbido con una fitta trama tannica ancora indomata.

    Il sorso è glicerico e con lungo finale retro-olfattivo fruttato.

    Ha una fermentazione alcolica e una macerazione in acciao a temperatura controllata. Affinamento in barrique di rovere francesi per 18 mesi con successiva maturazione in bottiglia.

    Tastings Notes

    Con gli occhi...

    Rosso rubino con riflessi lievemente violacei.

    Odore

    Profumo ed aroma intenso e gradevole di frutti rossi, ciliegie mature, con un finale speziato di pepe e cannella.

    Sapore

    Pieno ed equilibrato con tannini fusi ed un finale lungo di caffè tostato zuccherato, cioccolato, tabacco e spezie.

    Masseria Frattasi

    Masseria Frattasi è un edificio del Settecento, perfettamente conservato dalla famiglia Cecere Clemente, da generazioni proprietaria di questo piccolo gioiello. Attorno alla imponente costruzione della cantina si sono sviluppati i vigneti di Falanghina e Aglianico, i primi sotto i 380 metri sopra il livello del mare, mentre l’Aglianico cresce a quote immediatamente superiori. Quella di Masseria Frattasi è una tipica agricoltura di montagna, che si sviluppa in un intreccio di rilievi che scendono a precipizio sulla pianura, dove i freddi venti settentrionali incontrano le brezze marine, producendo un microclima perfetto per la maturazione delle uve. Il sistema di allevamento utilizzato per questi terreni impervi è quello a “tennecchia”, nato per mano etrusca e poi rimasto invariato nei secoli. Una menzione particolare la meritano anche le etichette dei vini, che hanno una disegno di ceramica sulla parte frontale: sono opera di Giustiniani, il più famoso ceramista del Settecento, che utilizzava il classico giallo, verde e azzurro della tradizione napoletana.

    Giustiniani, che aveva una bottega a pochi chilometri dalla masseria, decorò la cappella palaziale del Seicento, e dopo che crollò , in seguito al terremoto , Masseria Frattasi ha recuperato le riggiole, le mattonelle raffigurate sulle etichette, per farle rivivere sulle sue bottiglie.

    I vini sono quindi perfetta rappresentazione di un territorio, quello del Sannio unico e incredibile, in grado di regalare vini dalla finezza aromatica impressionante.

  • “Caudium” Benevento Aglianico IGT Masseria Frattasi 2020

    Un pezzo di storia campana, risalente al lontano 1576, è quello della Masseria Frattasi. Siamo ai piedi del monte Taburno, a Montesarchio, in provincia di Benevento per l’esattezza: è qui dove attorno a quella che è l’imponente masseria settecentesca costruita in pietra calcarea bianca, si snodano i filari principalmente di falanghina e aglianico, ma anche di coda di volpe, greco e fiano, e infine di cabernet sauvignon se si considerano le varietà internazionali. Coltivati ad altitudini variabili, che partono dai 380 metri sul livello del mare fino ad arrivare ai quasi ai mille metri, i vigneti di proprietà aziendale coprono attualmente una superficie di circa venti ettari, e sono condotti secondo le norme dell’agricoltura biodinamica, per cui ogni pratica è totalmente sostenibile e a basso impatto ambientale. In una zona altamente vocata alla viticoltura, dove i venti freddi provenienti dalle montagne si uniscono alle brezze marine che soffiano dal Tirreno, ancora si possono trovare piante allevate con il sistema degli etruschi, che usavano gli alberi come tutori per le viti. Da sempre di proprietà della famiglia Cecere Clemente, con Beniamino e Pasquale che reggono oggi le redini aziendali, è in questo contesto che da quasi cinque secoli opera ininterrottamente la Masseria Frattasi. In cantina, potendo usufruire di locali che superano i mille metri quadrati, si incontrano le più moderne tecnologie enologiche, sempre applicate nel massimo rispetto di quelle che sono le più antiche tradizioni territoriali.

    Con circa 180mila bottiglie prodotte annualmente, partendo da vini come il “Kapnios” e il “Caudium”, fino ad arrivare allo “Iovi Tonant” e al “Donnalaura”, passando per gli Spumanti e per i Passiti, è indiscutibile quello che è il grande merito della cantina “Masseria Frattasi”, che ha avuto la caparbietà di valorizzare e promuovere i vitigni e i vini del territorio, tutti frutto di quello che è il più profondo legame che l’uomo possa instaurare con le proprie terre natie e con le proprie origini.

    Caudium era la capitale del Sannio, con un santuario che occupa ancora l’attuale acropoli fortificata con un castello dai longobardi. La coltivazione della vite risale al periodo cretese, circa 3500 anni fa. I terreni sono vari, calcare e marmi, arenaria e marne, argilla e materiali lapidei. L’aglianico è il più antico vitigno del mondo greco, il rosso per eccellenza, usato per i migliori vini greco-romani. Il Beneventano Aglianico IGT Caudium ha origine da una vendemmia eseguita solo ed esclusivamente a mano, nella prima decade del mese di novembre. Dopo la raccolta l’uva viene trasferita in cantina, dove subisce un meticoloso processo di macerazione; successivamente il vino matura per alcuni mesi in barrique di rovere francese, trascorsi i quali viene imbottigliato. Prima di essere immesso in commercio matura ancora in vetro per qualche mese. Il prodotto finito è un rosso polposo, corposo, sapido e consistente. Un’etichetta avvolgente che emerge per la sua lunga persistenza. Vino già pronto, con note giovanili in evidenza, che può evolversi e migliorare nel tempo, in cantina.


    Colore rosso rubino carico, il suo profumo è intenso e si esprime con sentori di more selvatiche, mirtilli e confettura di prugne rosse. Al palato è di buon corpo, denso e avvolgente e Persistente. Ottimo in abbinamento ad arrosti e grigliate di carne rossa, si sposa bene anche con selvaggina e primi piatti al ragù. Pronto per essere degustato subito proponendo una impressionante finezza aromatica e può evolvere bene se conservato correttamente in cantina. https://www.winezz.it/prodotto/masseria-frattasi-caudium-aglianico-beneventano-igp-2020/

  • Masseria Frattasi Iovi Tonant Aglianico del Taburno Rosso DOCG 2017

    “Iovi Tonant” è un Aglianico del Taburno che prende il nome dalle scritte presenti sui massi calcarei del tempio di Caudium, la città sannita che insisteva nell’area occupata oggi da Montesarchio. A Giove Tonante, una dedica che ben descrive la potenza di queste uve, compresse in legno e poi racchiuse in bottiglia per due anni. Tutto aglianico in purezza ovviamente, un’uva unica che tutto il mondo ci invidia, la migliore che cresce in Italia.

    “Giove Tonante”, è un vino rosso intenso e potente, maturato in barrique per 18 mesi. Il sorso è denso e persistente, avvolto da un bouquet di more selvatiche, confetture di prugna, sentori terrosi e toni speziati di ginepro e pepe.

    Tastings Notes

    Con gli occhi...

    Rosso rubino con riflessi violacei.

    Con il naso...

    Profumi inebrianti di more selvatiche, mirtilli, confetture di prugne rosse.

    Sapore

    Balsamico, tannico e minerale con un gusto di liquirizia e tabacco nel finale.

    Masseria Frattasi

    Masseria Frattasi è un edificio del Settecento, perfettamente conservato dalla famiglia Cecere Clemente, da generazioni proprietaria di questo piccolo gioiello. Attorno alla imponente costruzione della cantina si sono sviluppati i vigneti di Falanghina e Aglianico, i primi sotto i 380 metri sopra il livello del mare, mentre l’Aglianico cresce a quote immediatamente superiori. Quella di Masseria Frattasi è una tipica agricoltura di montagna, che si sviluppa in un intreccio di rilievi che scendono a precipizio sulla pianura, dove i freddi venti settentrionali incontrano le brezze marine, producendo un microclima perfetto per la maturazione delle uve. Il sistema di allevamento utilizzato per questi terreni impervi è quello a “tennecchia”, nato per mano etrusca e poi rimasto invariato nei secoli. Una menzione particolare la meritano anche le etichette dei vini, che hanno una disegno di ceramica sulla parte frontale: sono opera di Giustiniani, il più famoso ceramista del Settecento, che utilizzava il classico giallo, verde e azzurro della tradizione napoletana.

    Giustiniani, che aveva una bottega a pochi chilometri dalla masseria, decorò la cappella palaziale del Seicento, e dopo che crollò , in seguito al terremoto , Masseria Frattasi ha recuperato le riggiole, le mattonelle raffigurate sulle etichette, per farle rivivere sulle sue bottiglie.

    I vini sono quindi perfetta rappresentazione di un territorio, quello del Sannio unico e incredibile, in grado di regalare vini dalla finezza aromatica impressionante.

  • Masseria Frattasi ‘ Principato ‘ Aglianico Beneventano IGP 2021

    Principato Ultra era l’antica provincia del Regno delle Due Sicilie il cui territorio abbracciava anche Montesarchio, sede dell’azienda. Questo vino e’ la selezione di uve di diverse varietà, vinificate con sistemi moderni, con una qualità notevolissima, in poche bottiglie. Il colore denso e i profumi che invadono subito l’ambiente sono le sue due prime caratteristiche.

    Tastings Notes

    Con gli occhi...

    Rosso rubino intenso e sfumature rosso rubino, poco trasparente.

    Con il naso...

    Intenso, pulito, gradevole e raffinato, apre con note di amarena, mora e prugna seguite da aromi di violetta, lampone, mirtillo, cannella e vaniglia.

    Con la bocca...

    Attacco giustamente tannico e comunque equilibrato dall’alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole.

    Finale persistente con ricordi di amarena, prugna e mirtillo.

    Masseria Frattasi

    Masseria Frattasi è un edificio del Settecento, perfettamente conservato dalla famiglia Cecere Clemente, da generazioni proprietaria di questo piccolo gioiello. Attorno alla imponente costruzione della cantina si sono sviluppati i vigneti di Falanghina e Aglianico, i primi sotto i 380 metri sopra il livello del mare, mentre l’Aglianico cresce a quote immediatamente superiori. Quella di Masseria Frattasi è una tipica agricoltura di montagna, che si sviluppa in un intreccio di rilievi che scendono a precipizio sulla pianura, dove i freddi venti settentrionali incontrano le brezze marine, producendo un microclima perfetto per la maturazione delle uve. Il sistema di allevamento utilizzato per questi terreni impervi è quello a “tennecchia”, nato per mano etrusca e poi rimasto invariato nei secoli. Una menzione particolare la meritano anche le etichette dei vini, che hanno una disegno di ceramica sulla parte frontale: sono opera di Giustiniani, il più famoso ceramista del Settecento, che utilizzava il classico giallo, verde e azzurro della tradizione napoletana.

    Giustiniani, che aveva una bottega a pochi chilometri dalla masseria, decorò la cappella palaziale del Seicento, e dopo che crollò , in seguito al terremoto , Masseria Frattasi ha recuperato le riggiole, le mattonelle raffigurate sulle etichette, per farle rivivere sulle sue bottiglie.

    I vini sono quindi perfetta rappresentazione di un territorio, quello del Sannio unico e incredibile, in grado di regalare vini dalla finezza aromatica impressionante.

  • Masseria Frattasi Caudium Aglianico Beneventano IGP 2020

    Caudium Benevento Aglianico IGT della cantina Masseria Frattasi è un vino rosso ottenuto da uve 100% Aglianico coltivate e raccolte con metodi artigianali. Il terreno sul quale si trovano i vigneti è ubicato nel Sannio, ad un’altitudine di circa 400 metri, ed è caratterizzato dalla presenza di materiali calcarei e argillosi. La cantina, che si trova a Montesarchio in provincia di Benevento, è da sempre molto attenta alla tradizione locale e produce vini con un gusto molto determinato. Le viti sono posizionate a spalliera e la vinificazione avviene mediante macerazione pellicolare a una temperatura di 24 °C per una durata di 15 giorni. Segue un affinamento in barriques francesi di secondo passaggio per un periodo di 9 mesi. Il vino poi riposa per ulteriori tre mesi in bottiglia.

    Da abbinare ad una cucina ricca e sostanziosa

    Tastings Notes

    Con gli occhi...

    Rosso rubino carico.

    Con il naso...

    Intenso con sentori di more selvatiche, mirtilli e confettura di prugne rosse.

    Con la bocca...

    Di buon corpo, denso e avvolgente. Persistente.

    Masseria Frattasi

    Masseria Frattasi è un edificio del Settecento, perfettamente conservato dalla famiglia Cecere Clemente, da generazioni proprietaria di questo piccolo gioiello. Attorno alla imponente costruzione della cantina si sono sviluppati i vigneti di Falanghina e Aglianico, i primi sotto i 380 metri sopra il livello del mare, mentre l’Aglianico cresce a quote immediatamente superiori. Quella di Masseria Frattasi è una tipica agricoltura di montagna, che si sviluppa in un intreccio di rilievi che scendono a precipizio sulla pianura, dove i freddi venti settentrionali incontrano le brezze marine, producendo un microclima perfetto per la maturazione delle uve. Il sistema di allevamento utilizzato per questi terreni impervi è quello a “tennecchia”, nato per mano etrusca e poi rimasto invariato nei secoli. Una menzione particolare la meritano anche le etichette dei vini, che hanno una disegno di ceramica sulla parte frontale: sono opera di Giustiniani, il più famoso ceramista del Settecento, che utilizzava il classico giallo, verde e azzurro della tradizione napoletana.

    Giustiniani, che aveva una bottega a pochi chilometri dalla masseria, decorò la cappella palaziale del Seicento, e dopo che crollò , in seguito al terremoto , Masseria Frattasi ha recuperato le riggiole, le mattonelle raffigurate sulle etichette, per farle rivivere sulle sue bottiglie.

    I vini sono quindi perfetta rappresentazione di un territorio, quello del Sannio unico e incredibile, in grado di regalare vini dalla finezza aromatica impressionante.

  • Masseria Frattasi Coda di Volpe Beneventano IGP 2020

    Caudium significa coda, e la coda di volpe ha la sua zona di elezione a Cirignano, casale di Montesarchio in zona pedemontana. A Cirignano il vitigno cresce in zone difficili, povere, senza terreno, su pendii più ripidi della Mosella o della Val d’Aosta. Viticoltura estrema. L’etichetta è un edicola votiva del ‘700.

    Tastings Notes

    Con gli occhi...

    Giallo paglierino dai riflessi dorati

    Con il naso...

    Molto elegante e pulito, Intenso e minerale, con sentori di mela, frutta gialla e fiori bianchi

    Con la bocca...

    Sapido, complesso, morbido e caratterizzato da una netta freschezza finale

    Masseria Frattasi

    Masseria Frattasi è un edificio del Settecento, perfettamente conservato dalla famiglia Cecere Clemente, da generazioni proprietaria di questo piccolo gioiello. Attorno alla imponente costruzione della cantina si sono sviluppati i vigneti di Falanghina e Aglianico, i primi sotto i 380 metri sopra il livello del mare, mentre l’Aglianico cresce a quote immediatamente superiori. Quella di Masseria Frattasi è una tipica agricoltura di montagna, che si sviluppa in un intreccio di rilievi che scendono a precipizio sulla pianura, dove i freddi venti settentrionali incontrano le brezze marine, producendo un microclima perfetto per la maturazione delle uve. Il sistema di allevamento utilizzato per questi terreni impervi è quello a “tennecchia”, nato per mano etrusca e poi rimasto invariato nei secoli. Una menzione particolare la meritano anche le etichette dei vini, che hanno una disegno di ceramica sulla parte frontale: sono opera di Giustiniani, il più famoso ceramista del Settecento, che utilizzava il classico giallo, verde e azzurro della tradizione napoletana.

    Giustiniani, che aveva una bottega a pochi chilometri dalla masseria, decorò la cappella palaziale del Seicento, e dopo che crollò , in seguito al terremoto , Masseria Frattasi ha recuperato le riggiole, le mattonelle raffigurate sulle etichette, per farle rivivere sulle sue bottiglie.

    I vini sono quindi perfetta rappresentazione di un territorio, quello del Sannio unico e incredibile, in grado di regalare vini dalla finezza aromatica impressionante.

  • Masseria Frattasi Boneè Falanghina Beneventano DOP 2019

    “Boneé” è una Falanghina fresca e profumata che viene esclusivamente vinificata e affinata in acciaio. Si presenta con note tipiche e sensazioni di limone, mandarino, mela, banana e fiori d’arancio. Al palato è delimitato da una struttura elegante, acidità invitante e invitante mineralità

    Tastings Notes

    Colore

    Giallo paglierino dai riflessi dorati

    Odore

    note di fiori d’arancio, di frutta tropicale, di mela verde, d’agrumi e di camomilla

    Sapore

    Equilibrato e rotondo, elegante e ricco di sfumature, sinuoso e raffinato

    Masseria Frattasi

    Masseria Frattasi è un edificio del Settecento, perfettamente conservato dalla famiglia Cecere Clemente, da generazioni proprietaria di questo piccolo gioiello. Attorno alla imponente costruzione della cantina si sono sviluppati i vigneti di Falanghina e Aglianico, i primi sotto i 380 metri sopra il livello del mare, mentre l’Aglianico cresce a quote immediatamente superiori. Quella di Masseria Frattasi è una tipica agricoltura di montagna, che si sviluppa in un intreccio di rilievi che scendono a precipizio sulla pianura, dove i freddi venti settentrionali incontrano le brezze marine, producendo un microclima perfetto per la maturazione delle uve. Il sistema di allevamento utilizzato per questi terreni impervi è quello a “tennecchia”, nato per mano etrusca e poi rimasto invariato nei secoli. Una menzione particolare la meritano anche le etichette dei vini, che hanno una disegno di ceramica sulla parte frontale: sono opera di Giustiniani, il più famoso ceramista del Settecento, che utilizzava il classico giallo, verde e azzurro della tradizione napoletana.

    Giustiniani, che aveva una bottega a pochi chilometri dalla masseria, decorò la cappella palaziale del Seicento, e dopo che crollò , in seguito al terremoto , Masseria Frattasi ha recuperato le riggiole, le mattonelle raffigurate sulle etichette, per farle rivivere sulle sue bottiglie.

    I vini sono quindi perfetta rappresentazione di un territorio, quello del Sannio unico e incredibile, in grado di regalare vini dalla finezza aromatica impressionante.

  • Masseria Frattasi Kottabos Merlot Beneventano IGP 2021

    Una sfida in montagna, tra foreste inviolate e una natura generosa, in mezzo a una vallata di pietre, osso, scheletro; il frutto e’ polpa finissima, che in bottiglia diventa la rappresentazione esatta dei profumi dei frutti rossi, note di cacao, il kottabos si chiama cosi’ in onore del simposio, il banchetto rituale amato dai sanniti, i kottabos erano le coppe utilizzare per bere.

    Tastings Notes

    Colore

    Rosso rubino intenso

    Odore

    Al naso esprime profumi eleganti di prugna, visciole e cioccolato.

    Sapore

    Ricco, delicato, con aromi fragranti di cannella e menta

    Masseria Frattasi

    Masseria Frattasi è un edificio del Settecento, perfettamente conservato dalla famiglia Cecere Clemente, da generazioni proprietaria di questo piccolo gioiello. Attorno alla imponente costruzione della cantina si sono sviluppati i vigneti di Falanghina e Aglianico, i primi sotto i 380 metri sopra il livello del mare, mentre l’Aglianico cresce a quote immediatamente superiori. Quella di Masseria Frattasi è una tipica agricoltura di montagna, che si sviluppa in un intreccio di rilievi che scendono a precipizio sulla pianura, dove i freddi venti settentrionali incontrano le brezze marine, producendo un microclima perfetto per la maturazione delle uve. Il sistema di allevamento utilizzato per questi terreni impervi è quello a “tennecchia”, nato per mano etrusca e poi rimasto invariato nei secoli. Una menzione particolare la meritano anche le etichette dei vini, che hanno una disegno di ceramica sulla parte frontale: sono opera di Giustiniani, il più famoso ceramista del Settecento, che utilizzava il classico giallo, verde e azzurro della tradizione napoletana.

    Giustiniani, che aveva una bottega a pochi chilometri dalla masseria, decorò la cappella palaziale del Seicento, e dopo che crollò , in seguito al terremoto , Masseria Frattasi ha recuperato le riggiole, le mattonelle raffigurate sulle etichette, per farle rivivere sulle sue bottiglie.

    I vini sono quindi perfetta rappresentazione di un territorio, quello del Sannio unico e incredibile, in grado di regalare vini dalla finezza aromatica impressionante.

  • Masseria Frattasi Isola di Capri ‘ Capri’ Rosso DOP 2018 Aglianico, Piedirosso

    Il Kylyx è un Cabernet Sauvignon in purezza – sulla cui etichetta è raffigurata una kylyx, una coppa da vino in ceramica, usata per i primi simposi – Kylyx di Masseria Frattasi è un omaggio alla Campania culla della civiltà greca nell’Europa occidentale.
    Un rosso rubino lucente che regala un bouquet fruttato di piccoli frutti a bacca nera, mirtillo, mora e marasca che si apre in uno speziato mediterraneo, liquirizia, vaniglia, tabacco, cacao, rosmarino e note balsamiche. Il gusto è morbido con una fitta trama tannica ancora indomata.

    Il sorso è glicerico e con lungo finale retro-olfattivo fruttato.

    Ha una fermentazione alcolica e una macerazione in acciao a temperatura controllata. Affinamento in barrique di rovere francesi per 14 mesi con successiva maturazione in bottiglia

    Tastings Notes

    Colore

    Rosso rubino intenso

    Odore

    Al naso esprime profumi eleganti di prugna, visciole e cioccolato.

    Sapore

    Ricco, delicato, con aromi fragranti di cannella e menta

    Masseria Frattasi

    Masseria Frattasi è un edificio del Settecento, perfettamente conservato dalla famiglia Cecere Clemente, da generazioni proprietaria di questo piccolo gioiello. Attorno alla imponente costruzione della cantina si sono sviluppati i vigneti di Falanghina e Aglianico, i primi sotto i 380 metri sopra il livello del mare, mentre l’Aglianico cresce a quote immediatamente superiori. Quella di Masseria Frattasi è una tipica agricoltura di montagna, che si sviluppa in un intreccio di rilievi che scendono a precipizio sulla pianura, dove i freddi venti settentrionali incontrano le brezze marine, producendo un microclima perfetto per la maturazione delle uve. Il sistema di allevamento utilizzato per questi terreni impervi è quello a “tennecchia”, nato per mano etrusca e poi rimasto invariato nei secoli. Una menzione particolare la meritano anche le etichette dei vini, che hanno una disegno di ceramica sulla parte frontale: sono opera di Giustiniani, il più famoso ceramista del Settecento, che utilizzava il classico giallo, verde e azzurro della tradizione napoletana.

    Giustiniani, che aveva una bottega a pochi chilometri dalla masseria, decorò la cappella palaziale del Seicento, e dopo che crollò , in seguito al terremoto , Masseria Frattasi ha recuperato le riggiole, le mattonelle raffigurate sulle etichette, per farle rivivere sulle sue bottiglie.

    I vini sono quindi perfetta rappresentazione di un territorio, quello del Sannio unico e incredibile, in grado di regalare vini dalla finezza aromatica impressionante.

  • Masseria Frattasi Kylyx Cabernet-Sauvignon Beneventano IGP 2017

    Il Kylyx è un Cabernet Sauvignon in purezza – sulla cui etichetta è raffigurata una kylyx, una coppa da vino in ceramica, usata per i primi simposi – Kylyx di Masseria Frattasi è un omaggio alla Campania culla della civiltà greca nell’Europa occidentale.
    Un rosso rubino lucente che regala un bouquet fruttato di piccoli frutti a bacca nera, mirtillo, mora e marasca che si apre in uno speziato mediterraneo, liquirizia, vaniglia, tabacco, cacao, rosmarino e note balsamiche. Il gusto è morbido con una fitta trama tannica ancora indomata.

    Il sorso è glicerico e con lungo finale retro-olfattivo fruttato.

    Ha una fermentazione alcolica e una macerazione in acciao a temperatura controllata. Affinamento in barrique di rovere francesi per 14 mesi con successiva maturazione in bottiglia

    Tastings Notes

    Colore

    Il colore è rosso porpora.

    Odore

    Note di  more e ribes nero.

    Sapore

    Pieno ed equilibrato con tannini fusi ed un finale lungo di caffè tostato zuccherato, cioccolato, tabacco e spezie.

    Masseria Frattasi

    Masseria Frattasi è un edificio del Settecento, perfettamente conservato dalla famiglia Cecere Clemente, da generazioni proprietaria di questo piccolo gioiello. Attorno alla imponente costruzione della cantina si sono sviluppati i vigneti di Falanghina e Aglianico, i primi sotto i 380 metri sopra il livello del mare, mentre l’Aglianico cresce a quote immediatamente superiori. Quella di Masseria Frattasi è una tipica agricoltura di montagna, che si sviluppa in un intreccio di rilievi che scendono a precipizio sulla pianura, dove i freddi venti settentrionali incontrano le brezze marine, producendo un microclima perfetto per la maturazione delle uve. Il sistema di allevamento utilizzato per questi terreni impervi è quello a “tennecchia”, nato per mano etrusca e poi rimasto invariato nei secoli. Una menzione particolare la meritano anche le etichette dei vini, che hanno una disegno di ceramica sulla parte frontale: sono opera di Giustiniani, il più famoso ceramista del Settecento, che utilizzava il classico giallo, verde e azzurro della tradizione napoletana.

    Giustiniani, che aveva una bottega a pochi chilometri dalla masseria, decorò la cappella palaziale del Seicento, e dopo che crollò , in seguito al terremoto , Masseria Frattasi ha recuperato le riggiole, le mattonelle raffigurate sulle etichette, per farle rivivere sulle sue bottiglie.

    I vini sono quindi perfetta rappresentazione di un territorio, quello del Sannio unico e incredibile, in grado di regalare vini dalla finezza aromatica impressionante.