Vespa Vignaioli “Il Bianco dei Vespa” Salento Fiano IGT 2020
9,50€
5 disponibili
Peso | 1 kg |
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Denominazione | Salento IGT |
Vitigni | 100% Fiano Salento |
Vinificazione | Vinificazione e maturazione in vasche di acciaio, riposa per almeno quattro mesi. |
Affinamento | Acciaio per almeno 3 mesi. |
Gradazione Alcolica | 12,50% |
Temperatura di Servizio | 8 °-10 °C |
Abbinamenti | Perfetto con i primi piatti a base di pesce, è ottimo con il risotto ai frutti di mare, carni bianche e risotti, |
90 / 99 | Luca Maroni |
4 grappoli d'uva | Bibenda |
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Fedeli ai vitigni autoctoni pugliesi, abbiamo scelto un Fiano: un vitigno la cui presenza in Puglia risale all’epoca romana e che era quasi del tutto scomparso nella prima parte del ‘900. Caratterizzato da una resa molto bassa, è stato rivalutato negli ultimi decenni in Puglia da quelle aziende orientate ad una alta qualità nelle proprie produzioni. Un vitigno dalle ottime caratteristiche gusto olfattive, in grado di esprimere nel nostro vino un frutto piacevole, rotondo, ma al tempo stesso di buona bevibilità e freschezza.
Tastings Notes
Colore paglierino tenue con riflessi verde brillante.
Sentori agrumati, richiami alle erbe aromatiche e sfumature minerali e floreali.
Avvolge il palato con una decisa morbidezza supportata da un’armonica sapidità e da una buona spalla acida.
“Io sono innamorato della Puglia, una terra meravigliosa che ho conosciuto proprio attraverso i suoi vini, come il Primitivo: un vino serio, impegnativo, inconfondibile, ma profondamente bevibile”. È stata proprio la passione per il vino e l’amore per la Puglia a portare Bruno Vespa a investire in un nuovo progetto vitivinicolo. “Futura 14” è infatti il nome della cantina che il famoso giornalista ha fondato insieme ai suoi due figli, Federico e Alessandro. Un team che è affiancato dall’esperienza di uno dei maggiori enologi italiani, quel Riccardo Cotarella conosciuto in tutta la Penisola, mentore di alcune delle più celebrate etichette degli ultimi trent’anni anni. Una cantina che da subito ha puntato sulla valorizzazione della più importante delle varietà regionali, il primitivo, presente nei quattro ettari di vigneto che circondano la masseria di Manduria. A questo si affiancano una piccola percentuale di negroamaro, l’altra grande varietà salentina, alla base di un affascinante spumante rosato, nonché piante di fiano salentino.
Uve che vengono allevate nel massimo rispetto di quello che è l’equilibrio di ambiente, natura, ecosistema e biodiversità, cosicché adottando scelte agronomiche scrupolose e attente, quelli che vengono raccolti, vendemmia dopo vendemmia, sono grappoli sani e schietti, pregiati, ricchi e concentrati in ogni più piccola sfumatura organolettica.
In cantina i locali trovano spazio all’interno di un’antica e storica masseria, debitamente recuperata e ristrutturata per le necessità. Seguendo con attenzione ogni passaggio produttivo, sempre senza mai prescindere da quelli che sono i più alti standard qualitativi, dalla vinificazione all’invecchiamento, dall’imbottigliamento all’affinamento, lo scopo principale rimane sempre quello di cercare di esaltare e valorizzare nei vini tutto quanto la stagione e il territorio hanno saputo esprimere nel frutto.
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