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Rocca delle Macìe Villa Vescovile Chardonnay TrentoDoc Metodo Classico Brut

15,50

Esaurito

Peso1 kg
Vitigno

100% Chardonnay proveniente da vigneti selezionati nella provincia di Trento.

Vinificazione

Fermentazione in acciaio inox.

Affinamento

Rifermentazione in bottiglia con una lunga permanenza sui lieviti di almeno 24 mesi.

Gradazione Alcolica

12.50%

Temperatura di servizio

8°-10°C

Abbinamenti

Perfetto come aperitivo oppure accanto a ricette di di mare a base di crostacei e molluschi. Ideale pure con fritti misti e crudi di pesce.

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Vini di Villa Vescovile sono figli della grande tradizione vitivinicola trentina e racchiudono tutta la sua storia e cultura. Le uve provengono da prestigiosi vigneti situati poco a nord di Trento impiantati a pergola su terreni terrazzati tipici della zona, e danno vita a due vini rossi e quattro vini bianchi che si distinguono per il loro carattere e per la loro tipicità. I vini di villa vescovile racchiudono le più importanti Denominazioni d’Origine della regione.

Tastings Notes

Con gli occhi...

Oro brillante con un perlage fine e persistente.

Con il naso...

Variegato il quadro olfattivo di ginestra, frutta tropicale ed agrumi come cedro, pompelmo e bergamotto, su uno sfondo minerale.

Con la bocca...

Fresco e cremoso con una struttura complessa ed un finale persistente.

Rocca delle Macìe

Rocca delle Macìe nasce nel 1973 ad opera del produttore cinematografico Italo Zingarelli di “C’eravamo tanto amati” di Ettore Scola, e anche della fortunatissima serie di film con la coppia Bud Spencer e Terence Hill (tra cui “Lo Chiamavano Trinità” e “Continuavano a Chiamarlo Trinità”)
Italo coltivava il sogno di produrre vino e lo ha coronato acquistando la tenuta “Le Macìe”, 93 ettari di cui solo due coltivati a vigneto, per dare vita ad un’azienda vitivinicola nel cuore del Chianti Classico.
L’amore per il vino e la campagna toscana di Italo è divenuta affare di tutta la famiglia Zingarelli grazie ai figli Sergio, Sandra e Fabio.
Nel 1985, infatti, Sergio inizia a lavorare con il padre e dal 1989, affiancato dalla moglie Daniela, assume la guida dell’azienda. Sergio Zingarelli, in collaborazione con la sorella Sandra, riesce ad imporre l’azienda all’attenzione mondiale.
Da allora l’azienda è cresciuta costantemente e dispone oggi di circa 500 ettari, di cui oltre 200 coltivati a vigneto e circa 22 ad oliveto, suddivisi tra le sei tenute di proprietà: Le Macìe, Sant’Alfonso, Riserva di Fizzano e le Tavolelle nella zona del Chianti Classico, Campomaccione e Casamaria in Maremma nella zona del Morellino di Scansano. La storia della cantina Rocca delle Macìe è si fonda sul connubio tra attenzione al territorio da un lato, e all’innovazione e la ricerca volte al costante miglioramento della qualità dall’altro.
Il lavoro fatto in vigna, con basse rese per ettaro e tanta attenzione, continua in cantina o meglio nelle cantine dell’azienda, ampliate e rimodernate nel corso degli anni e che oggi sono dotate di avanzate tecniche di fermentazione per il controllo dei mosti e di moderni ambienti per la maturazione e l’affinamento.
La cantina originale infatti era stata ricavata nelle vecchie stalle al piano terreno del borgo delle Macìe, e oggi è una bottaia con 35 botti in rovere di Slavonia e francesi utilizzate principalmente per il Chianti Classico Riserva.

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