Rocca delle Macìe Fantin Nodar Malvasia Friuli Colli Orientali DOC 2020
12,99€
3 disponibili
Peso | 1 kg |
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Zona di Produzione | Friuli Colli Orientali |
Denominazione | Malvasia Istriana DOC |
Vitigni | 100% Malvasìa |
Vinificazione | Fermentazione alcolica in serbatoi di acciaio con lieviti indigeni |
Affinamento | In serbatoi di acciaio inox con frequenti |
Gradazione Alcolica | 13,50% |
Temperatura di Servizio | 10°-12°C |
Abbinamenti | antipasti, primi e secondi piatti a base di pesce e carni delicate. |
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Introdotto in Friuli dal sud della Grecia e dalla Dalmazia ai tempi della Repubblica della Serenissima, il vitigno Malvasia è conosciuto con molti sinonimi fin dal 1300: malvasia d’Istria, malvasia friulana, malvasia bianca, malvasia del Carso. Dà risultati eccellenti sui vigneti regionali confermando tutte le qualità di un ottimo vino bianco. In purezza, o nel classico blend con Friulano e Ribolla Gialla, regala sorsi di straordinaria eleganza a onorare la tradizione secolare che affidava il nome di malvasia ai vini esotici di maggiore qualità. La tipologia coltivata in Friuli è una malvasia neutra a differenza delle varietà tradizionalmente aromatiche.
Tastings Notes
Giallo paglierino.
Richiami alla frutta tropicale, agli agrumi e alla mela.
Piacevole e di buon corpo, buona la persistenza e leggermente amarognola la chiusura.
Rocca delle Macìe nasce nel 1973 ad opera del produttore cinematografico Italo Zingarelli di “C’eravamo tanto amati” di Ettore Scola, e anche della fortunatissima serie di film con la coppia Bud Spencer e Terence Hill (tra cui “Lo Chiamavano Trinità” e “Continuavano a Chiamarlo Trinità”)
Italo coltivava il sogno di produrre vino e lo ha coronato acquistando la tenuta “Le Macìe”, 93 ettari di cui solo due coltivati a vigneto, per dare vita ad un’azienda vitivinicola nel cuore del Chianti Classico.
L’amore per il vino e la campagna toscana di Italo è divenuta affare di tutta la famiglia Zingarelli grazie ai figli Sergio, Sandra e Fabio.
Nel 1985, infatti, Sergio inizia a lavorare con il padre e dal 1989, affiancato dalla moglie Daniela, assume la guida dell’azienda. Sergio Zingarelli, in collaborazione con la sorella Sandra, riesce ad imporre l’azienda all’attenzione mondiale.
Da allora l’azienda è cresciuta costantemente e dispone oggi di circa 500 ettari, di cui oltre 200 coltivati a vigneto e circa 22 ad oliveto, suddivisi tra le sei tenute di proprietà: Le Macìe, Sant’Alfonso, Riserva di Fizzano e le Tavolelle nella zona del Chianti Classico, Campomaccione e Casamaria in Maremma nella zona del Morellino di Scansano. La storia della cantina Rocca delle Macìe è si fonda sul connubio tra attenzione al territorio da un lato, e all’innovazione e la ricerca volte al costante miglioramento della qualità dall’altro.
Il lavoro fatto in vigna, con basse rese per ettaro e tanta attenzione, continua in cantina o meglio nelle cantine dell’azienda, ampliate e rimodernate nel corso degli anni e che oggi sono dotate di avanzate tecniche di fermentazione per il controllo dei mosti e di moderni ambienti per la maturazione e l’affinamento.
La cantina originale infatti era stata ricavata nelle vecchie stalle al piano terreno del borgo delle Macìe, e oggi è una bottaia con 35 botti in rovere di Slavonia e francesi utilizzate principalmente per il Chianti Classico Riserva.
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