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Renato Ratti ‘ Rocche dell’Annunziata – Probasti me et cogniusti me ‘ Barolo DOCG 2017

92,00

2 disponibili

Scatola regalo Design

Sacchetto Regalo (2,00)

Scatola regalo Design

Sacchetto Regalo (2,00)

94,00
Peso1,3 kg
Denominazione

Barolo DOCG

Zona di Produzione

Dal cru Rocche dell’Annunziata del comune La Morra (CN)

Vitigno

Nebbiolo 100%
Prima annata: 1971

Epoca di Vendemmia

Fine di Settembre e l’inizio di Ottobre

Vinificazione

Pigiadiraspatura, segue la fermentazione alcolica in contenitori di acciaio a temperatura controllata. Il contatto con le bucce dura circa tre, quattro settimane e comprende la fermentazione e la successiva macerazione post-fermentativa con tradizionale cappello sommerso. La fermentazione malolattica si svolge in acciaio.

Affinamento

Affinamento per 24 mesi in botti di rovere da
25hl e successivo affinamento in bottiglia di circa 12 mesi.

Gradazione Alcolica

14,50%

Temperatura di Servizio

16°-18°C

Abbinamenti

Grande vino per piatti importanti, carni rosse allo spiedo e alla griglia, cacciagione, piatti di carni bianche e rosse della grande cucina, e formaggi stagionati.

95 / 100Wine Spectator
97 / 100Wine Enthusiast
5 grappoli d'uvaBibenda
95 / 100Robert Parker
92 / 100Veronelli
3 vitiVitae AIS
2 / 3Gambero Rosso

Recensioni

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Il vigneto Rocche dell’Annunziata è storicamente conosciuto come uno dei
più importanti della zona del Barolo. Enologo, scrittore, storico, comunicatore, Renato Ratti è stato e sarà sempre uno dei principali artefici della rivoluzione culturale e tecnica del mondo del vino piemontese ed italiano. Renato Ratti nella sua Carta del Barolo l’aveva già evidenziato con la menzione di 1° Categoria. Situato a circa 300 slm e con un’esposizione a sud-ovest è di circa 1 Ha. Il terreno ricco di tipica marna bluastra intervallato da venature di sabbia conferisce una straordinaria eleganza e profondità unita a un profumo fine e persistente di rose e liquirizia. Una sottozona prestigiosa dà origine a un Barolo che ha in sé cenni di un radioso futuro. Caldo, persistente, ricco: in una parola, sontuoso.

L’etichetta riporta lo stemma della famiglia nobiliare del luogo con un falco nero su sfondo dorato. L’iscrizione Latina “Probasti me et cogniusti me” significa “Mi hai provato, mi hai conosciuto”.

Tastings Notes

Con gli occhi...

Rosso cardinalizio tendente al granato.

Con il naso...

Ampio, delicato e persistente, di piacevole intensità; emergono sentori di liquirizia, rosa e viola.

Con la bocca...

Gusto pieno, caldo con tannini estremamente eleganti e di lunga persistenza.

Un vino che si presta ad un lunghissimo invecchiamento.

Renato Ratti Barolo

Renato Ratti, un nome celebre e rinomato in Langa, sin dal 1965 quando il fondatore, che dà il nome alla cantina, acquistò il primo appezzamento di vigna, di circa 7.000 metri quadri, nella storica zona di Marcenasco, in frazione Annunziata nel prestigioso comune di La Morra. Il primo Barolo Marcenasco esclusivamente prodotto da uve provenienti da singolo vigneto. Negli stessi anni entra in famiglia il nipote di Renato, Massimo Martinelli, anch’egli enologo, con cui si intraprende un percorso di studio e ricerca mirato alla messa a punto di una tecnica di vinificazione ad hoc per le etichette di casa. L’idea portata avanti con orgoglio dalla famiglia Ratti è quella di lasciar evolvere i Barolo per lungo tempo in bottiglia, anziché puntare tutto sulle diverse tipologie di legni da invecchiamento. Un’arte innovativa e coraggiosa per l’epoca che ha dato vita a interpretazioni sempre più ricche, ricercate e di fine longevità.

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