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Casale del Giglio ‘Anthium’ iL ‘BeLLoNe’ DeLL’aGRoPoNTiNo Lazio IGT 2021 vitigno Autoctono Lazio

11,90

3 disponibili

Scatola regalo Design

Sacchetto Regalo (2,00)

Scatola regalo Design

Sacchetto Regalo (2,00)

13,90
Peso1 kg
Denominazione

Lazio IGT

Vitigno

Bellone 100%

Ubicazione

Aprilia (LT)

Vendemmia

Fine settembre.

Vinificazione

La vinificazione avviene in due fasi: macerazione sulle bucce per favorire l’estrazione degli aromi, che restituiscono così le caratteristiche pedoclimatiche del territorio anziate. Dopo la pressatura soffice, segue la fermentazione spontanea con lieviti indigeni, che si protrae per circa 10/12 gg. ad una temperatura di 18/20° C.

Affinamento

6 mesi in acciaio.

Gradazione alcolica

14,00%

Temperatura servizio

8°-10°C

Abbinamenti

A tutto pasto, si abbina a ricchi primi, anche a base di pasta ripiena. Ottimo con zuppe di pesce di ogni tipo.
“Minestra di Sgavajone”: tipica minestra in brodo dei pescatori di Anzio. Questa tipologia autoctona di pesce, spesso non commerciabile, veniva consumata in famiglia.

3 / 3Gambero Rosso
93 / 100Luca Maroni
91 / 100James Suckling
90 / 100Veronelli
4 grappoli d'uvaBibenda
94 / 100Falstaff
3 vitiAIS
92 / 100Robert Parker

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L’Anthium è un vino prodotto da Bellone in purezza, un antico vitigno laziale a bacca bianca, che si sta rivelando molto interessante e che nella zona dell’Agro Pontino si esprime su livelli di assoluta eccellenza. La vicinanza del mare dona al vino un profilo solare e mediterraneo, con un frutto maturo e ricco, che lo rende piacevolmentearmonioso e intenso. Un’etichetta che rappresenta un bellissimo esempio di recupero di una varietà antica, interpretata con il massimo rispetto degli aromi tipici e delle caratteristiche del terroir.

Il Bellone “Anthium” viene prodotto nella tenuta Casale del Giglio, che si trova nell’entroterra di Anzio a sud di Roma, nell’area dell’Agro Pontino. Una zona un tempo paludosa, che è stata bonificata nei primi decenni del secolo scorso ed è ancora vergine rispetto alla viticoltura. Grazie a un progetto che ha coinvolto diversi Istituzioni Universitarie e Centri di Ricerca e a un accurato lavoro di zonazione, sono stati scelti i vitigni più adatti alle condizioni pedoclimatiche locali. Dotato di grande piacevolezza è indubbiamente un capolavoro di vino 🏆, firmato Casale del Giglio e ben realizzato da Paolo Tiefenthaler, nella doppia veste di agronomo/enologo.

Tastings Notes

Con gli occhi...

Giallo paglierino brillante con riflessi dorati.

Con il naso...

Note di mango e di papaya impreziosite da sfumature leggermente floreali e speziate.

Con la bocca...

Pieno, salino, ricco, avvolgente e di pregevole freschezza.

Casale del Giglio

ealtà dell’Agro Pontino, a sud di Roma, Casale del Giglio ha rappresentato per anni tutte le potenzialità dei vini non solo della zona di Latina, ma di tutto il Lazio. Un luogo che, a differenza di molte altre zone rese famose da un’azienda capace di valorizzarle, era ancora vergine, quando nel 1967 Dino Santarelli iniziò a immaginarvi una cantina moderna ed efficiente. Un sogno divenuto realtà grazie anche allo straordinario contributo del figlio di Dino, Antonio, il quale ha iniziato a seguire attivamente l’azienda in particolare a partire dalla metà degli anni ‘80. Un progetto che ha dimostrato quanto l’impegno dell’uomo sia in grado di incidere nella realizzazione di un grande vino. Dalla sperimentazione in vigna fino all’imbottigliamento, Casale del Giglio è riuscita a “esportare” il Lazio grazie a vitigni anche lontanissimi per origine, sempre però declinati con uno stile particolarmente riconoscibile, di gran classe. Oltre ad Antonio Santarelli, i nomi che hanno contribuito a far grande Casale del Giglio sono quelli di Attilio Scienza – dell’Istituto di Coltivazioni Arboree dell’Università di Milano – di Angelo Costacurta – dell’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano – di Fulvio Mattivi – dell’Istituto Agrario Provinciale San Michele all’Adige – e di Paolo Tiefenthaler, quest’ultimo enologo storico dell’azienda, che ritroviamo ancora oggi a supervisionare scrupolosamente ogni fase produttiva che viene svolta in cantina. Vini di assoluto fascino, da scoprire uno a uno apprezzandone ogni minima peculiarità.

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