Berlucchi Franciacorta ’61 Satèn DOCG 2022
21,50€
4 disponibili
Peso | 1,6 kg |
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Denominazione | Franciacorta DOCG |
Vitigno | Chardonnay 100%, proveniente dai più vocati |
Epoca di Raccolta | Dalla seconda decade di agosto alla prima di settembre. |
Vinificazione | Spremitura soffice e progressiva dei grappoli con frazionamento dei mosti; fermentazione alcolica in tini d’acciaio. Segue la preparazione della cuvée nella primavera successiva alla vendemmia, con l’apporto del 10% di vini di riserva a affinati in barriques e tonneaux. |
Affinamento | Seconda fermentazione in bottiglia e successivo affinamento a contatto con i propri lieviti per almeno 24 mesi, seguito da altri due mesi dopo la sboccatura. La minor sovrappressione in bottiglia (5 atm finali), caratteristica della tipologia Satèn conferisce elegante cremosità. |
Gradazione Alcolica | 12.50% |
Dosaggio | Brut Satèn |
Temperatura di servizio | 6°-8°C |
Note aggiuntive | Puoi lasciarlo riposare in cantina tranquillamente per 2-3 anni |
Abbinamenti | Ottimo come aperitivo è ideale, con |
90 / 100 | Wine Spectator |
91 / 100 | Robert Parker |
92 / 100 | Luca Maroni |
91 / 100 | James Suckling |
91 / 100 | Antonio Galloni |
93 / 100 | Wine Enthusiast |
2 Bicchieri | Gambero Rosso |
4 grappoli d'uva | Bibenda |
3 viti | Vitae AIS |
2 stelle | Guida Veronelli |
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Nessun altro spumante italiano sa essere morbido e vellutato come il Satén, in Franciacorta. E’ un metodo classico che ripercorre le tracce dei Crémant francesi. Uno spumante che quindi nella prima fase di fermentazione rimane per minor tempo a contatto con i lieviti e che, di conseguenza, risulta leggermente meno frizzante e dal sapore più delicato rispetto al classico brut. Un Franciacorta inimitabile che si distingue per questo suo essere suadente ed appagante.
Tastings Notes
Giallo paglierino intenso.
Spuma soffice e cremosa, con buona persistenza di una tenue corona; perlage sottile e continuo.
Ricco, elegante, variegato. Sentori di frutta matura gialla tropicale, che in progressione si concentrano per poi evolvere in note di agrume candito.
Spiccata acidità e sapidità, presenta grande struttura, rara piacevolezza di beva che si conclude con un lungo e preciso finale.
“E se facessimo uno spumante alla maniera dei francesi?” Hai detto niente! Eppure nel 1955 un giovane enotecnico, Franco Ziliani, rivolse proprio questa domanda a un gentiluomo di campagna. Quel gentiluomo era Guido Berlucchi che per fortuna decise di dar seguito al sogno di Ziliani. Con loro, nell’impresa, entrò anche Giorgio Lanciani e i tre diedero in pratica vita alla Franciacorta che noi oggi conosciamo. La sfida, per la verità, non fu assolutamente facile e i tre impiegarono ben 6 anni a raggiungere i primi risultati significativi. Ma nel 1961 – segnatevi questa data – furono finalmente sigillate le prime tremila bottiglie di Pinot di Franciacorta. Stappate l’anno dopo, si rivelarono ottime. Di lì in avanti sarebbe stato tutto un crescendo, a partire dall’anno successivo quando Ziliani creò il primo rosé metodo classico italiano. Oggi Berlucchi è un marchio che non ha certo bisogno di presentazioni. Guido Berlucchi venne a mancare nel 2000 ma ormai il suo nome è indissolubilmente legato a quello del più elegante spumante italiano. Oggi alla guida dell’azienda ci sono i tre figli di Franco Ziliani: Cristina, Arturo e Paolo. Le dimensioni e i numeri sono quelli di una grande impresa. Ma la passione, quella è immutata e la Guido Berlucchi è soprattutto un’azienda familiare, fortemente radicata nel suo territorio.
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