Tenute Ruffino Prosecco Valdobbiadene Superiore Extra Dry DOCG
11,90€
Esaurito
Peso | 1 kg |
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Vitigni | 85% Glera e altri vitigni del Prosecco. |
Vendemmia | Fine settembre. |
Vinificazione | Vinificazione in bianco, presa di spuma in grandi recipienti. Rifermentazione naturale in serbatoi pressurizzati con lieviti selezionati. Questo processo garantisce un perlage raffinato e conserva gli aromi fruttati tipici della varietà. |
Gradazione Alcolica | 11.00% |
Temperatura di servizio | 6°-8°C |
Abbinamenti | Frittate e torte salate, piatti di verdure, salumi e formaggi di media stagionatura. Molluschi e crostacei. |
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La storia del Prosecco fonda le sue radici nella zona Conegliano-Valdobbiadene, dove la viticoltura è diffusa fin dai tempi antichi. La prima traccia del termine Prosecco risale al 1772, quando nel VII volume de “Il Giornale d’Italia” Francesco Maria Malvolti esalta la grande qualità delle uve e dei metodi di produzione utilizzati nella zona. L’attenzione enologica profusa negli anni dai produttori locali ha garantito alti vertici qualitativi, facendo così meritare numerose e importanti menzioni al Prosecco.
Perfetto per accompagnare aperitivi ed antipasti, è ideale in abbinamento a piatti a base di pesce e crostacei.
Tastings Notes
Paglierino deciso, perlage durevole, corona persistente.
Profumo fine di frutta e di fiori, con tratti aromatici di grande armonia.
Un sorso fragrante attraversato da una effervescenza garbata, gentilmente avvolgente e dal finale ammandorlato.
Ruffino nasce nel 1877, nel borgo di Pontassieve, alle porte di Firenze grazie ai cugini Ilario e Leopoldo Ruffino, il loro sogno creare il “vino ideale”. 1913, Ruffino è acquisita dalla famiglia Folonari che ne preserva l’anima toscana portando una mentalità più organizzata e moderna. A Pontassieve viene inaugurata la linea ferroviaria e i giornali dell’epoca raccontano di un brindisi a base di Chianti Ruffino del 1878. 1945, la storia di Ruffino si interseca a quella d’Italia. Durante la Seconda Guerra Mondiale le cantine di Pontassieve vengono scambiate per la vicina stazione e distrutte dai bombardamenti. Gli anni ’50 e ’60 sono un periodo difficile in Italia, con la ricostruzione prima e lo sfaldamento del sistema mezzadrile poi. In questi anni Ruffino è un simbolo della Dolce Vita in Italia e all’estero, dove i suoi vini raggiungono oltre 100 Paesi e allietano le tavole di Charles De Gaulle, Re Gustavo di Svezia e della Regina Elisabetta. 1984, il Chianti diventa una DOCG e, quasi come un segno del destino, è una bottiglia di Chianti Ruffino a portare la prima fascetta, la numero AAA00000001. Gli anni ’90 sono un momento di splendore per i vini toscani e anche per Ruffino che ne è buon emblema. Il grandioso Colorino di Santedame dà vita al Romitorio e nasce Modus, destinato negli anni a venire a rappresentare meravigliosamente la categoria dei Supertuscan. Oggi, a più di 135 anni dalla sua fondazione e oltre 85 dalla prima annata di Riserva Ducale, Ruffino continua ad esprimere attraverso ogni bottiglia prodotta la storia e la tradizione della Toscana, come con il Riserva Ducale Oro Gran Selezione, nato dalle uve di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot delle tenute Ruffino di Gretole e Santedame e affinato per 36 mesi di cui 12 in legno e 24 mesi in bottiglia
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