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Rocca delle Macìe ‘Continuavano a chiamarlo Trinità’ Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2019 con Astuccio bottiglia numerata

239,00

2 disponibili

Scatola regalo Design

Sacchetto Regalo (2,00)

Scatola regalo Design

Sacchetto Regalo (2,00)

241,00
Peso1 kg
Denominazione

Chianti Classico Gran Selezione DOCG

Zona di Produzione

Vigneto Le Terrazze della Tenuta Le Macìe a Castellina in Chianti.

Vitigni

Sangiovese 90%, Colorino 10%.

Vendemmia

Fine settembre, prima decade di ottobre.

Vinificazione

Dopo 10 giorni di fermentazione alcolica e 18 di macerazione post-fermentativa sulle bucce, il vino svolge la fermentazione malolattica in cemento.

Affinamento

In piccole botti da 25 Hl di rovere francese Troncais per almeno 18 mesi a cui segue una permanenza in bottiglia per minimo 20 mesi.

Gradazione Alcolica

14.00%

Temperatura di servizio

16°-18°C

Abbinamenti

Formaggi stagionati, salumi, arrosti di maiale oppure carni in umido.

Longevità

Vino da lungo invecchiamento, adatto ad accompagnare piatti elaborati a base di carne, ma anche da gustare da solo per apprezzarne al meglio le sue qualità.

Best Italian Wines of the YearForbes
94 / 100Wine Spectator
94 / 100JamesSuckling
92 / 100Robert Parker
92 / 100Decanter World Wine Award
91 / 100Falstaff
Gold MedalThe Drink Business
95 / 100Daniele Cernilli – Guida Essenziale
5 grappoli d'uvaBibenda
93 / 100Veronelli
97 / 100Luca Maroni
90 / 100Wein-Plus
94 / 100Gardini notes
95 / 100Decanter
95/100 – Gold MedalDecanter World Wine Award
91/100Antonio Galloni – Vinous
93/100 – Gold MedalGilbert e Gaillard
17/20Vinum
Silver MedalMundusVini
4 viti/vinesVitae – La guida vini 2018 AIS

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A 50 anni dall’uscita

Lo scorso anno l’azienda ha voluto festeggiare i 50 anni dall’uscita del film Lo chiamavano Trinità, mentre quest’anno i calici si sono alzati per rendere omaggio a Continuavano a chiamarlo Trinità.

Per questo anniversario Rocca delle Macie ha prodotto un vino in edizione limitata. Si tratta della Gran Selezione Chianti Classico Docg 2019 Continuavano a chiamarlo Trinità, appena 1971 bottiglie come l’anno di uscita del film e soltanto in formato magnum.

100% sangiovese vede l’assemblaggio di uve allevate nelle prime due tenute acquistate da Italo Zingarelli nel 1973, Le Macie e Sant’Alfonso con terreni molto diversi l’uno dall’altro: nella prima a predominare è l’alberese mentre nella seconda l’argilla, come fossero due personalità unite ma differenti proprio come lo erano Bud Spencer e Terence Hill.

Il vino ha un profumo ricco, pieno, avvolgente. Sa di ciliegia e prugne, di cioccolato al latte, di chiodi di garofano, di mare, di incenso. All’assaggio si rivela un vino fresco, di bella acidità, succoso, con una lieve e piacevole nota amaricante e con un tannino già ben integrato. Non stupisce per persistenza, ma la giovane età fa ben sperare per gli anni che verranno.

Continuavano a chiamarlo Trinità, Gran Selezione Chianti Classico Docg 2019
Rocca delle Macie
Castellina in Chianti (Si)

Tastings Notes

Con gli occhi...

Rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento.

Con il naso...

Sentori fruttati in evidenza e una speziatura gradevole a completarla. Ottima finezza come anche l’intensità. Intenso, pulito, gradevole e raffinato, apre con note di amarena, prugna e lampone seguite da aromi di violetta, mirtillo, cioccolato, tabacco, macis, vaniglia e mentolo.

Con la bocca...

Fruttato, caldo e avvolgente con ottimo equilibrio gustativo, tannini setosi ed eleganti

Rocca delle Macìe

Rocca delle Macìe nasce nel 1973 ad opera del produttore cinematografico Italo Zingarelli di “C’eravamo tanto amati” di Ettore Scola, e anche della fortunatissima serie di film con la coppia Bud Spencer e Terence Hill (tra cui “Lo Chiamavano Trinità” e “Continuavano a Chiamarlo Trinità”)
Italo coltivava il sogno di produrre vino e lo ha coronato acquistando la tenuta “Le Macìe”, 93 ettari di cui solo due coltivati a vigneto, per dare vita ad un’azienda vitivinicola nel cuore del Chianti Classico.
L’amore per il vino e la campagna toscana di Italo è divenuta affare di tutta la famiglia Zingarelli grazie ai figli Sergio, Sandra e Fabio.
Nel 1985, infatti, Sergio inizia a lavorare con il padre e dal 1989, affiancato dalla moglie Daniela, assume la guida dell’azienda. Sergio Zingarelli, in collaborazione con la sorella Sandra, riesce ad imporre l’azienda all’attenzione mondiale.
Da allora l’azienda è cresciuta costantemente e dispone oggi di circa 500 ettari, di cui oltre 200 coltivati a vigneto e circa 22 ad oliveto, suddivisi tra le sei tenute di proprietà: Le Macìe, Sant’Alfonso, Riserva di Fizzano e le Tavolelle nella zona del Chianti Classico, Campomaccione e Casamaria in Maremma nella zona del Morellino di Scansano. La storia della cantina Rocca delle Macìe è si fonda sul connubio tra attenzione al territorio da un lato, e all’innovazione e la ricerca volte al costante miglioramento della qualità dall’altro.
Il lavoro fatto in vigna, con basse rese per ettaro e tanta attenzione, continua in cantina o meglio nelle cantine dell’azienda, ampliate e rimodernate nel corso degli anni e che oggi sono dotate di avanzate tecniche di fermentazione per il controllo dei mosti e di moderni ambienti per la maturazione e l’affinamento.
La cantina originale infatti era stata ricavata nelle vecchie stalle al piano terreno del borgo delle Macìe, e oggi è una bottaia con 35 botti in rovere di Slavonia e francesi utilizzate principalmente per il Chianti Classico Riserva.

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