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Rocca delle Macìe Bianco Bianco Chardonnay Brut

9,90

Esaurito

Peso1 kg
Vitigno

100% Chardonnay

Vinificazione

Vino spumante prodotto, secondo il metodo Charmat, nella provincia di Trento. Soffice pressatura dei grappoli,
fermentazione a temperatura controllata in serbatoi d’acciaio inox.

Affinamento

Rifermentazione naturale con permanenza sui lieviti
per almeno 4/5 mesi.

Gradazione Alcolica

12.00%

Temperatura di servizio

6°-8°C

Abbinamenti

Aperitivo o per accompagnare ogni portata.

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Un grande classico del territorio che riflette l’amore per il terroir e per la tradizione toscana. Così si presenta il Vino Nobile di Montepulciano DOCG “1787” della storica cantina Rocca delle Macìe. Nel calice si manifesta rosso rubino pieno dalle sfumature granato, con intensi e raffinati sentori fruttati e speziati che invadono l’olfatto. Caldo, morbido e strutturato al palato, con tannini setosi e ben inseriti nella trama.

Il Nobile 1787 è un’espressione tradizionale, impeccabile ed elegante del territorio di Montepulciano.

Tastings Notes

Con gli occhi...

Giallo paglierino chiaro con perlage abbastanza fine e persistente.

Con il naso...

Fragrante e netto con sentori di fiori bianchi e frutta appena matura.

Con la bocca...

Fresco, secco e con una chiusura fine e persistente. molto piacevole.

Rocca delle Macìe

Rocca delle Macìe nasce nel 1973 ad opera del produttore cinematografico Italo Zingarelli di “C’eravamo tanto amati” di Ettore Scola, e anche della fortunatissima serie di film con la coppia Bud Spencer e Terence Hill (tra cui “Lo Chiamavano Trinità” e “Continuavano a Chiamarlo Trinità”)
Italo coltivava il sogno di produrre vino e lo ha coronato acquistando la tenuta “Le Macìe”, 93 ettari di cui solo due coltivati a vigneto, per dare vita ad un’azienda vitivinicola nel cuore del Chianti Classico.
L’amore per il vino e la campagna toscana di Italo è divenuta affare di tutta la famiglia Zingarelli grazie ai figli Sergio, Sandra e Fabio.
Nel 1985, infatti, Sergio inizia a lavorare con il padre e dal 1989, affiancato dalla moglie Daniela, assume la guida dell’azienda. Sergio Zingarelli, in collaborazione con la sorella Sandra, riesce ad imporre l’azienda all’attenzione mondiale.
Da allora l’azienda è cresciuta costantemente e dispone oggi di circa 500 ettari, di cui oltre 200 coltivati a vigneto e circa 22 ad oliveto, suddivisi tra le sei tenute di proprietà: Le Macìe, Sant’Alfonso, Riserva di Fizzano e le Tavolelle nella zona del Chianti Classico, Campomaccione e Casamaria in Maremma nella zona del Morellino di Scansano. La storia della cantina Rocca delle Macìe è si fonda sul connubio tra attenzione al territorio da un lato, e all’innovazione e la ricerca volte al costante miglioramento della qualità dall’altro.
Il lavoro fatto in vigna, con basse rese per ettaro e tanta attenzione, continua in cantina o meglio nelle cantine dell’azienda, ampliate e rimodernate nel corso degli anni e che oggi sono dotate di avanzate tecniche di fermentazione per il controllo dei mosti e di moderni ambienti per la maturazione e l’affinamento.
La cantina originale infatti era stata ricavata nelle vecchie stalle al piano terreno del borgo delle Macìe, e oggi è una bottaia con 35 botti in rovere di Slavonia e francesi utilizzate principalmente per il Chianti Classico Riserva.

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