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Argentiera Bolgheri Superiore ‘Villa Donoratico’ Bolgheri Rosso DOC 2021 Cabernet Sauvignon Merlot Cabernet Franc Petit Verdot

37,80

5 disponibili

Scatola regalo Design

Sacchetto Regalo (2,00)

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Sacchetto Regalo (2,00)

39,80
Peso1,3 kg
Denominazione

Bolgheri Rosso DOC

Zona di Produzione

Argentiera, Castagneto Carducci, Livorno.

Vitigni

Cabernet Sauvignon, 45% Merlot 30%, Cabernet Franc 15%, Petit Verdot 10%

Epoca di Vendemmia

La vendemmia inizia il 3 settembre con il Merlot e si conclude con il Cabernet Sauvignon il 2 ottobre. Le altre varietà, parte del blend, sono state raccolte tra metà e fine settembre.

Vinificazione

Le uve sono raccolte manualmente, selezionate su un doppio tavolo di cernita; gli acini interi per gravità cadono nelle vasche. Tutte le varietà sono state vinificate separatamente; la fermentazione e la macerazione sono avvenute in serbatoi di acciaio per circa 20/25 giorni a una temperatura controllata non superiore ai 28° C.

Affinamento

Dopo la fermentazione malolattica, il vino matura per l'80% in tonneaux di rovere francese e austriaco da 500 l e il restante 20% in barriques da 225 l di rovere francese. Affina in bottiglia.

Gradazione Alcolica

13,50 %

Temperatura di Servizio

18 – 20 ℃

Abbinamenti

A tutto pasto, è naturalmente indicato per carni alla brace, si coniuga bene con preparazioni allo spiedo, arrosti di vitello, costine, ossobuco, stinco di agnello o di maiale.

93 / 100James Suckling
93 / 100Robert Parker
93 / 100Falstaff
90 / 100Wine Spectator
3 BicchieriGambero Rosso
17 / 20Jancis Robinson
17,5 / 20Vinum

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Un omaggio alla storica famiglia Serristori, che entrò in possesso di Donoratico nel 1512 e vi costruì la Villa nel 1660. Da allora si susseguirono, per la famiglia, importanti riconoscimenti in ambito scientifico, agrario, e in campo sociale e umano, come quella di aver introdotto la retribuzione delle proprie maestranze in denaro e averne curato l’educazione con una scuola specifica per contadini, teste e mani coltivatrici della terra, al fine di diffondere innovative conoscenze scientifiche. Una progressione gustativa vibrante che richiama la menta fresca e una nota intrigante di profumi della macchia mediterranea. Un vino in grado di incastonare, in un solo assaggio, il paesaggio delle colline di Donoratico.

Tastings Notes

Con gli occhi...

Rosso porpora intenso con riflessi violacei alla vista.

Con il naso...

Note di frutta scura matura, poi affiancate da sentori territoriali e varietali erbacei, salmastri e vegetali. Non trascurabile è la traccia speziata.

Con la bocca...

Morbido, con tannini setosi, bilanciato tra frutto e complessità terziaria. Lunga la persistenza.

Argentiera Bolgheri Superiore

La Tenuta Argentiera rappresenta idealmente il punto di incontro tra le atmosfere salmastre del mare Tirreno e l’assolata campagna dell’Alta Maremma, dove i profumi della macchia mediterranea accanto alle suggestioni dei vitigni bordolesi creano quel mix di intensità e potenza, ormai famoso in tutto il mondo. Un’altra sua peculiarità è anche da riconoscere nel suo posizionamento geografico: estremamente vicino al mare, con i vigneti allevati a 200 metri di altitudine sulle colline poste nel lembo più meridionale della denominazione di Bolgheri. La cantina (completata nel 2001 e frutto di un progetto dell’architetto Bernardo Tori che nel suo aspetto esterno si rifà alla tradizione degli edifici preposti al controllo ed alla difesa del territorio, recuperando gli elementi tipici delle strutture dei Presidi) sorge sulla stessa collina su cui si trovano i resti dell’antico Castello di Donoratico, una volta appartenuto alla famiglia nobile fiorentina dei Serristori e parte dell’immenso “Tenimento di Donoratico”, dominando i vigneti. Da qui, la vista è davvero mozzafiato e abbraccia il golfo che da Castiglioncello va fino a Baratti, e nelle giornate più limpide può spingersi fino all’isola d’Elba e alla Corsica. Il nome dell’azienda è legato a quello di uno dei principali appezzamenti, Podere Argentiera, così chiamato in relazione alla presenza già in epoca etrusca di un’area mineraria per l’estrazione di argento. Il complesso rinasce nel 1999 con l’intervento della famiglia Fratini ed oggi la proprietà è in mano all’imprenditore austriaco Stanislaus Turnauer, che l’ha acquisita alla fine del 2015.

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