Casale del Giglio “Mater Matuta” Rosso Lazio IGT/IGP 2018
48,90€
5 disponibili
| Peso | 1,246 kg |
|---|---|
| Denominazione | Lazio IGT |
| Vitigni | Syrah 85% – Petit Verdot 15%) |
| Ubicazione | Borgo Le Ferriere Aprilia (LT) |
| Vendemmia | Fine Settembre per Petit Verdot, e un leggero appassimento per SYrah |
| Vinificazione | Il Syrah fermenta con lieviti indigeni secondo la tecnica del cappello sommerso per un periodo di 18â20 giorni, durante i quali avvengono periodici âdĂŠlestageâ soprattutto nelle fasi iniziali. Il Syrah conferisce cosĂŹ al Mater Matuta complessitĂ e carattere, con tannini dolci e profumi intensi di marasca e spezie. Per il Petit Verdot invece, la vinificazione avviene mediante lâuso di follatori che consentono la massima estrazione di tannini e sostanze polifenoliche. Nasce cosĂŹ un Petit Verdot di grande corpo e struttura che ben si presta a lunghi invecchiamenti. |
| Affinamento | Affinamento separato in barriques nuove per 22â24 mesi. Successivamente vengono assemblati per poi seguire un ulteriore affinamento di 10â12 mesi in bottiglia. |
| Gradazione alcolica | 14,50% |
| Temperatura servizio | 16°-18°C |
| Abbinamenti | Secondi di carne rossa & selvaggina, Formaggi stagionati |
| 94 / 100 | Falstaff |
| Berliner Grande Oro | Berliner Wine Trophy |
| Gold Medal | Mundus Vini |
| Medaglia d'Oro | CittĂ del Vino |
| Medaglia d'Oro | Concours Mondial de Bruxelles |
| Gold | AWC International Wine Challenge |
| MĂŠdaille dâArgent | Syrah du Monde France |
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âMater Matutaâ deriva dallâantica divinitĂ italica, dea dellâaurora, protettrice della vita nascente e della fertilitĂ . Il culto di questa divinitĂ era assai diffuso nellâItalia Centrale e le fu dedicato il famoso tempio dellâantica cittĂ di âSatricumâ, presso Le Ferriere (Latina).
Si adatta bene a lunghi affinamenti in bottiglia.
Tastings Notes
Rosso rubino cupo, densissimo.
Sentori balsamici, poi caffè scuro in grani, viola e marasca matura. Emerge, infine, una forte speziatura di coriandolo, noce moscata e cannella.
Elegante, avvolgente e seducente, grazie ad una trama tannica perfetta e ad una ben integrata freschezza. Finale fruttato e persistente.
RealtĂ dellâAgro Pontino, a sud di Roma, Casale del Giglio ha rappresentato per anni tutte le potenzialitĂ dei vini non solo della zona di Latina, ma di tutto il Lazio. Un luogo che, a differenza di molte altre zone rese famose da unâazienda capace di valorizzarle, era ancora vergine, quando nel 1967 Dino Santarelli iniziò a immaginarvi una cantina moderna ed efficiente. Un sogno divenuto realtĂ grazie anche allo straordinario contributo del figlio di Dino, Antonio, il quale ha iniziato a seguire attivamente lâazienda in particolare a partire dalla metĂ degli anni â80. Un progetto che ha dimostrato quanto lâimpegno dellâuomo sia in grado di incidere nella realizzazione di un grande vino. Dalla sperimentazione in vigna fino allâimbottigliamento, Casale del Giglio è riuscita a âesportareâ il Lazio grazie a vitigni anche lontanissimi per origine, sempre però declinati con uno stile particolarmente riconoscibile, di gran classe. Oltre ad Antonio Santarelli, i nomi che hanno contribuito a far grande Casale del Giglio sono quelli di Attilio Scienza – dellâIstituto di Coltivazioni Arboree dellâUniversitĂ di Milano – di Angelo Costacurta – dellâIstituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano – di Fulvio Mattivi – dellâIstituto Agrario Provinciale San Michele allâAdige – e di Paolo Tiefenthaler, questâultimo enologo storico dellâazienda, che ritroviamo ancora oggi a supervisionare scrupolosamente ogni fase produttiva che viene svolta in cantina. Vini di assoluto fascino, da scoprire uno a uno apprezzandone ogni minima peculiaritĂ .













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