Vespa Vignaioli “Flarò Il Rosa dei Vespa” Salento Rosato IGT 2020
9,70€
Esaurito
Peso | 1 kg |
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Denominazione | Salento IGT |
Vitigni | Negramaro e Aleatico |
Vinificazione | Fermentazione a contatto con le bucce per circa sei ore a – 10°C per circa 20 giorni.Al termine della macerazione , il mosto che ha così ottenuto la tipica colorazione rosa, viene sgrondato e separato dalle bucce. Successivamente maturazione in acciaio per almeno tre mesi. |
Affinamento | Acciaio per almeno 3 mesi. |
Gradazione Alcolica | 12,00% |
Temperatura di Servizio | 10 °-12 °C |
Abbinamenti | Ottimo in accompagnamento a un bel tagliere di salumi e affettati misti, è da provare in abbinamento alla paella alla valenciana |
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È dedicato a Flavia Pennetta (Fla) e Roberta Vinci (Rò), le due tenniste che, non a caso entrambe pugliesi, nel settembre del 2015 sono state protagoniste della finale di tennis degli Us Open. Il Salento Rosato IGT “Flarò Il Rosa dei Vespa”, prodotto dalla cantina Futura 14, nasce da uve di negroamaro e aleatico, che fermentano a contatto con le bucce per circa sei ore, e maturano in acciaio per almeno tre mesi. È una bella espressione del rosato salentino, tra i rosati di certo da considerare come uno dei migliori.
Tastings Notes
Rosa salmone luminoso e intenso alla vista.
Il bouquet olfattivo è composto da frutti rossi freschi quali melagrana, fragola, ciliegia e lampone.
Sorso è piacevole e spensierato, molto fresco e dotato di un’ottima sapidità. Non ci si stanca mai di berlo, invita continuamente per via della sua grande scorrevolezza.
“Io sono innamorato della Puglia, una terra meravigliosa che ho conosciuto proprio attraverso i suoi vini, come il Primitivo: un vino serio, impegnativo, inconfondibile, ma profondamente bevibile”. È stata proprio la passione per il vino e l’amore per la Puglia a portare Bruno Vespa a investire in un nuovo progetto vitivinicolo. “Futura 14” è infatti il nome della cantina che il famoso giornalista ha fondato insieme ai suoi due figli, Federico e Alessandro. Un team che è affiancato dall’esperienza di uno dei maggiori enologi italiani, quel Riccardo Cotarella conosciuto in tutta la Penisola, mentore di alcune delle più celebrate etichette degli ultimi trent’anni anni. Una cantina che da subito ha puntato sulla valorizzazione della più importante delle varietà regionali, il primitivo, presente nei quattro ettari di vigneto che circondano la masseria di Manduria. A questo si affiancano una piccola percentuale di negroamaro, l’altra grande varietà salentina, alla base di un affascinante spumante rosato, nonché piante di fiano salentino.
Uve che vengono allevate nel massimo rispetto di quello che è l’equilibrio di ambiente, natura, ecosistema e biodiversità, cosicché adottando scelte agronomiche scrupolose e attente, quelli che vengono raccolti, vendemmia dopo vendemmia, sono grappoli sani e schietti, pregiati, ricchi e concentrati in ogni più piccola sfumatura organolettica.
In cantina i locali trovano spazio all’interno di un’antica e storica masseria, debitamente recuperata e ristrutturata per le necessità. Seguendo con attenzione ogni passaggio produttivo, sempre senza mai prescindere da quelli che sono i più alti standard qualitativi, dalla vinificazione all’invecchiamento, dall’imbottigliamento all’affinamento, lo scopo principale rimane sempre quello di cercare di esaltare e valorizzare nei vini tutto quanto la stagione e il territorio hanno saputo esprimere nel frutto.
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