Tenuta del Castello ColleMassari Tenuta San Giorgio “Ugolforte” Brunello di Montalcino Toscana DOCG 2015
36,00€
4 disponibili
Peso | 1 kg |
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Denominazione | Brunello di Montalcino DOCG |
Vitigni | Sangiovese 100% |
Vinificazione | La fermentazione alcolica avviene in vasi vinari di acciaio inox a temperatura controllata, favorendo il prolungato contatto delle bucce con il mosto. La fermentazione malolattica si svolge nel mese di novembre immediatamente dopo la fermentazione alcolica. |
Affinamento | Per i primi 12 mesi in carati di rovere francese di cui 50% nuovi e 50% di un anno, di altri 24 mesi in botti di rovere di Slavonia da 30 hl ed infine di 12 mesi in bottiglia. |
Gradazione Alcolica | 13.50% |
Temperatura di servizio | 16°- 18°C |
Abbinamenti | Primi piatti importanti, carni pregiate, arrosti, selvaggina, bistecca, formaggi di montagna stagionati. Perfetto anche come vino da meditazione, magari in abbinamento a del cioccolato extra noir. |
90/100 | Falstaff |
91/100 | Antonio Galloni |
93/100 | Robert Parker |
4 viti - Uno dei migliori vini in assoluto. | Ais |
94/100 | Vinous |
4 grappoli d'uva - Un vino di grande livello e spiccato pregio | Bibenda |
91/100 | Decanter |
94/100 | James Suckling |
3 stelle oro - Uno dei migliori vini in assoluto. Al top da almeno 3 anni. | Veronelli |
94/100 | Wine Spectator |
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Prodotto grazie alle migliori uve provenienti dai vigneti di Castelnuovo dell’Abate, il Brunello di Montalcino di San Giorgio è vino rosso la cui fermentazione avviene in grandi vasche di acciaio, con un contatto particolarmente prolungato tra le bucce ed il mosto. La successiva maturazione avviene in barrique di primo e di secondo passaggio per dodici mesi seguiti da altri due anni in grandi botti di rovere di Slavonia. Quello che ne deriva è un vino di grande stoffa, tanto avvolgente quanto reattivo. Un Brunello da Manuale. Il nome, “Ugolforte”, deriva da un famoso brigante che nel XII secolo guidò il popolo di Montalcino contro l’occupazione senese.
Moderato nel corpo e facile da bere. Un classico vino rosso fruttato di grande carattere ed eleganza con un retrogusto fresco e fruttato. E’ un vino estremamente stratificato ed emozionante che unisce alla beva agilissima una grande complessità.
Tastings Notes
Colore rosso granato con riflessi aranciati.
Complesso e dinamico, con affascinanti toni di caffè, tabacco e legno tostato che virano su sentori fruttati di marasca e prugna e note eteree.
I tannini sono equilibrati e delicati, e creano una struttura stretta ma complessa. Estremamente stratificato ed emozionante.
Un vino che si presta ad un lunghissimo invecchiamento.
Per gustarlo al meglio, ti consigliamo di lasciare ‘respirare’ il vino almeno 1 o 2 ore prima di servirlo
Tenuta San Giorgio è realtà che vede la luce grazie ad un’intuizione di Guido Folonari, erede di una delle storiche famiglie del vino italiane, che nei primi mesi del 2001 decide di sviluppare un progetto di grande qualità ed ambizione in alcuni dei più affascinanti territori del vino italiani. Ecco così nascere tre differenti tenute a Barolo, in Piemonte, a Bolgheri e a Montalcino, in Toscana. In particolare, quello di Castelnuovo dell’Abate è progetto che da subito è stato in grado di interpretare al meglio la denominazione che lo circondava grazie al rigore assoluto che è stato applicato ad ogni singola parte del processo produttivo. Il Brunello che nasce nella cantina di San Giorgio spicca infatti per eleganza, così complesso e vellutato. Non solo, nella tenuta di Montalcino, vengono prodotti anche un solido Rosso ed un interessante vino ad Indicazione Geografica Tipica, un assemblaggio di cabernet sauvignon e syrah che ci dimostra tutto il valore di uno dei più grandi territori del vino italiani.
La tenuta sorge sulle pendici del Monte Amiata, nel cuore della Maremma Toscana, in un paesaggio preservato dal turismo di massa e popolato da vasti boschi interrotti da vigneti e uliveti e affacciati sull’Argentario.
ColleMassari vanta oggi una cantina moderna e funzionale integrata nell’antico castello e una proprietà di 1200 ettari, di cui solo il 10% è occupata da vigneti. Nel podere che ha dato il nome alla Doc Montecucco si trovano gli impianti più vecchi, con viti che hanno superato i 50 anni di età. Qui troviamo i vitigni rossi che hanno reso celebre il terroir maremmano nel mondo, come il Sangiovese, il Ciliegiolo e il Cabernet Sauvignon, mentre sul versante più esposto alle brezze marine domina il Vermentino. L’attenzione al territorio in tutti i suoi aspetti, antropologici e naturali, ha portato Claudio Tipa a convertire i vigneti all’agricoltura biologica e a incentivare l’economia locale assumendo giovane personale qualificato e appassionato.
I vini di ColleMassari rappresentano una delle punte di eccellenza della progressiva crescita qualitativa che ha interessato tutta la Toscana e in modo speciale la Maremma negli ultimi anni. Nascono qui espressioni vinicole impedibili, fuoriclasse di eleganza, personalità e compattezza: vini che racchiudono l’essenza del territorio e che lo comunicano con grande genuinità, temperamento e carisma.
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