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Leone De Castris Vitivinicoltori dal 1665 ‘Il Lemos’ Susumaniello Salento IGT 2022 ‘I Varietali’

10,90

Esaurito

Peso1 kg
Denominazione

Salento IGT

Zona di Produzione e imbottigliamento

Salice Salentino (Lecce)

Vendemmia

Fine Settembre.

Vitigno

Susumaniello 100%

Vinificazione

Macerazione e fermentazione a circa 20-22°C per 10-15 giorni.

Affinamento

2 mesi in acciaio e almeno 2 mesi in bottiglia

Gradazione Alcolica

13,50%

Temperatura di Servizio

16-18°C

Abbinamenti

Si consiglia di abbinarlo a carni alla brace, primi piatti saporiti e formaggi di media stagionatura.

3 vitiVitae AIS
4 grappoli d'uva - vino di grande livello e spiccato pregioBibenda
85 / 100Mundus Vini
Premio qualità/prezzoGambero Rosso
Gold MedalAsia Wine Trophy

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Il Susumaniello è stato un vitigno sempre presente in questo zona, svolgendo però un ruolo minore, da complementare, anche a causa delle produzioni molto abbondanti. Oggi la moderna viticoltura e tecniche di vinificazione più raffinate lo hanno come liberato da questo ruolo secondario, tanto che, in purezza, sta sempre più diventando protagonista. Una versione semplice (affinata per 2 mesi in acciaio) ma in grado di rivelare il miglior carattere della varietà che lo costituisce.  Fa parte della Collezione dei Varietali, appositamente creata per dar voce e far conoscere, nella loro migliore espressione, i vitigni storici della terra del Salento; in particolare, rappresenta una varietà riscoperta solo di recente e sempre un po’ oscurata dal Primitivo e dal Negroamaro, che rappresentano i due ambasciatori nel mondo dei vini pugliesi.

È un rosso perfetto da abbinare a primi piatti al ragù, arrosti di carni bianche o carne alla brace.

Tastings Notes

Con gli occhi...

Rosso  violaceo intenso.

Con il naso...

Sentori di frutta matura con note speziate di chiodi di garofano e liquirizia.

Con la bocca...

Avvolgente, ben sostenuta da una schiena acida e dai tannini decisi ma non invadenti.

Leone De Castris - Vitivinocoltori dal 1665

La cantina Leone De Castris è tutta l’autorevolezza della Puglia. La piccola comunità rurale di Salice Salentino da oltre tre secoli ospita orgogliosamente questa realtà ormai ampliamente affermata sul mercato nazionale ed internazionale. I suoi natali risalgono al lontano 1665 quando un nobile spagnolo, innamoratosi di questi fertili terreni e del loro morbido profilo ondulato, decide di iniziare in loco una piccola attività di lavorazione e trasformazione del prodotto. Appassionatosi ulteriormente ai frutti di questa terra e dopo aver accumulato un’ingente quantità di denaro dalle vendite dei possedimenti rimasti in Spagna, compie una serie di investimenti rivolti all’acquisto di diverse migliaia di ettari di terre salentine, impiantando nuovi vitigni ed affiancandovi una fervente produzione di olive e grano. I primi passi verso i paesi esteri si hanno verso inizio ‘800, quando il vino greggio viene rivenduto agli Stati Uniti, in Germania e in Francia.

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