Cantine Mustilli Greco del Sannio DOC Sant’Agata dei Goti ( Bn )
10,90€
3 disponibili
Peso | 1 kg |
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Denominazione | Sannio DOC |
Zona di produzione | S. Agata dei Goti – ( Bn ) |
Vitigni | 100% Greco |
Vinificazione | In tini d’acciaio a temperatura controllata di 15°C per circa due settimane |
Affinamento | 6 mesi in acciaio con periodici batonnage. |
Gradazione alcolica | 13.00% |
Temperatura servizio | 8 – 10° C |
Abbinamenti | Pietanze a base di pesce di acqua dolce e salata, risotti bianchi e formaggi freschi. |
88 / 100 | Veronelli |
3 grappoli | Vitae AIS |
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Il Greco del Sannio Mustilli è un vino bianco campano secco, fresco, leggero e di grande bevibilità.
E’ un vino bianco di grande personalità, freschezza e leggerezza, affinato per pochi mesi in acciaio. Sensazioni di frutta secca, pesca bianca, mela, gesso ed erbe mediterranee si sviluppano da un corpo saporito, pulito e abbastanza morbido, con un retrogusto sapido
Tastings Notes
Giallo paglierino intenso con riflessi dorati
Sentori di frutta secca, pesca bianca, mela, gesso ed erbe mediterranee.
Fragrante, agile, fresco, pulito e di ottima sapidità.
Mustilli è una storica cantina campana legata fortemente al territorio del Sannio e all’uva Falanghina. È proprio questa varietà, simbolica in queste terre, che diede inizio alla storia della cantina; infatti nel 1979 nacque la prima Falanghina in bottiglia del mondo prodotta proprio dalla famiglia Mustilli. Una produzione nel segno della tradizione campana, inaugurata e portata sui grandi schermi da Leonardo, considerato ai giorni nostri come il padre e lo scopritore di quest’uva, e che oggi brilla sotto il nome delle figlie Paola e Anna Chiara che custodiscono il prezioso patrimonio della tenuta con un accento più moderno, unendo il passato e il presente in unico filone.Le uve della cantina Mustilli crescono sui colli di Sant’Agata del Goti, un piccolo borgo ai piedi del monte Taburno, e appartengono alla lunga tradizione di questo territorio: Falanghina, in primis, seguita da Greco, Aglianico e Piedirosso. Proprio Leonardo, nel momento in cui queste viti venivano soppiantate dalle apprezzate e blasonate varietà internazionali, decise di reimpiantarle nella speranza di tenere in vita il più genuino ricordo della tradizione.
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