Azienda Vinicola Terre del Principe Castello delle Femmine Pallagrello Nero e Casavecchia 2019 IGT Castel Campagnano
15,00€
1 disponibili
Peso | 1 kg |
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Denominazione | Terre del Volturno I.G.T. |
Ubicazione | Monticelli in Castel Campagnano, età 30 anni. |
Vitigni | 50% Pallagrello Nero; 50% Casavecchia |
Vinificazione | selezione manuale, diraspa – pigiatura, macerazione e fermentazione in acciaio a temperatura controllata max 25°C, rimontaggi, macerazione da 8 a 15 giorni, fermentazione malolattica in acciaio, maturazione in barriques nuove (30%) ed usate (70%) per un anno, affinamento in bottiglia per almeno 12 mesi. |
Gradazione Alcolica | 13% |
Temperatura di servizio | 16 – 18°C |
Abbinamenti | secondi di carne o piatti etnici speziati. |
3 grappoli d'uva | Bibenda |
94 / 100 | Veronelli |
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Il Castello delle femmine è prodotto da uve Pallagrello (50%) e Casavecchia (50%) un vino rosso equilibrato, che effettua una breve sosta in barrique di secondo passaggio.
Nei pressi del castello di Caiazzo, esistono ancora le possenti mura di un palazzo nobiliare dove venivano ospitate giovani donne che, imparando “l’arte dell’amore e del diletto”, si preparavano a diventare cortigiane al servizio dei feudatari del luogo. Del “Castrum Foeminarum” si parla in una pergamena del 1119 ed in un documento del 1348.
Vino dal colore rubino, luminoso. Al naso presenta profumi di confettura fresca, con una dominanza di lamponi e mirtilli. Al gusto, la freschezza e una buona struttura alcolica si armonizzano in un giusto equilibrio gustativo che rende questo vino adatto ad accompagnare l’intero pasto.
Tastings Notes
Colore rubino, luminoso.
Sentori di confettura fresca, con una dominanza di lamponi e mirtilli.
Freschezza e una buona struttura alcolica si armonizzano in un giusto equilibrio gustativo.
Siamo in Campania, tra le dolci colline di Castel Campagnano, poco più di mille abitanti, in provincia di Caserta. Il territorio è un vero e proprio anello di congiunzione tra i massicci montuosi del Taburno e del Matese, i terreni sono ricchi delle preziose “arenarie di Caiazzo” che donano ricchezza al suolo, tanto da farne una delle zone più vocate alla coltivazione di vite ed olivo. Tra le montagne scorre il fiume Volturno che ha segnato profondamente la storia di questo territorio e che ha regalato per secoli acqua e vita.
L’amore per la vigna, il sogno condiviso con Manuela, il ricordo del nonno che lo portava, bambino, in giro sul calesse attraverso i suoi poderi, la memoria dei contadini che parlavano di Pallagrello e Casavecchia, sono i motivi che hanno indotto Peppe Mancini ad abbandonare la professione di avvocato per diventare vignaiolo. Lo stesso amore e la stessa passione hanno spinto Manuela Piancastelli, giornalista, a lasciare il quotidiano “Il Mattino” per scrivere, insieme con Peppe, un’importante pagina della viticoltura campana.
A Peppe Mancini il Pallagrello ed il Casavecchia devono tutto. Se oggi sono nuovamente coltivati, si deve alla sua tenacia ed alla convinzione del valore di questi vitigni autoctoni e di questo territorio, tanto apprezzati dai Borbone. Spinti da un’enorme passione, Peppe e Manuela hanno così dato vita nel 2003 ai loro sogni: Terre del Principe.
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